Il filo conduttore di questa raccolta di racconti di Dacia Maraini è la condizione femminile.
Storie tratte da casi di cronaca, su violenze ed abusi spesso nell’ambito familiare.
Un amore rubato come dice il titolo, un amore infangato, sottratto con l’inganno da chi dovrebbe proteggere e non lo fa.
E ci si chiede cosa porta un padre, un marito o un compagno ad abusare di una figlia, di una moglie e di una compagna? Perché una donna non riesce a ribellarsi?
Altro protagonista di queste storie è il silenzio che le legga, che spesso non permette la denuncia, ed è fondamentale che il silenzio venga abbattuto prima che sia troppo tardi’
La violenza tra le mura domestica è purtroppo molto diffusa e troppo nascosta, come nel racconto “Marina è caduta dalle scale” in cui Marina ogniqualvolta viene picchiata dal compagno che dice di amarla e va in pronto soccorso dove si giustifica dicendo che è caduta dalle scale.
E poi c’è Francesca in “Cronaca di una violenza di gruppo” che non riesce ad avere giustizia perché alla fine viene difeso il più forte.
In “Ale e il bambino mai nato” una donna decide di abortire dopo una violenza e poi caso assai comune due bambine abusate dal patrigno che le fa recitare la parte de “La sposa segreta”, uno dei racconti più agghiaccianti anche per il tragico finale, dove la madre non è riuscita a capire e quando lo ha fatto è stato tardi’.
Un libro che da molti spunti di riflessioni su un tema molto caro alla Maraini.
L’amore rubato
Dacia Maraini
Rizzoli, 2012, p. 203, € 15,00