Preceduta dalla Santa Croce del legno del Signore; dalla lancia di san Maurizio; dal venerabile ordine dei vescovi, degli abati, dei sacerdoti e dei chierici senza numero, incedeva nella processione la carrozza dell’Imperatore attorniata da quattro saraceni a cavallo che, armati di lancia e spada, facevano da scorta alla vettura. Oltrepassato lo stretto, iniziava la parte del viaggio più piacevole per l’Imperatore stesso, poichè si svolgeva nel cuore della terra da tempo in mano alla sua strirpe: la Sicilia.
Inizia così il romanzo storico “Federico e il Sultano”, scritto da Angelo Notarrigo, che vede protagonista delle vicende narrate Federico II di Svevia, che fu fu re di Sicilia, Duca di Svevia, re di Germania, Imperatore dei Romani e infine re di Gerusalemme. Uno dei personaggi dello storia più poliedrici, fin dalla sua epoca ha attirato l’attenzione del popolo e degli storici su di se. Genio politico e valente filosofo, architetto e letterato, arriva a noi grazie anche ad una lunga serie di miti e leggende popolari, nel bene e nel male.
Attraverso le pagine Angelo Notarrigo non ci racconta solo i fatti, ma ci descrive un Federico II di cui lui stesso è affascinato e questo amore si vede parola dopo parola, tanto da affascinante anche il lettore.
Io stessa non sono amante dei romanzi storici, ma questo piccolo romanzo (poco più di 100 pagine) si legge bene e delinea un personaggio di cui si rimane affascinati.
Federico e il Sultano
Angelo Notarrigo
Edizioni Progetto Cultura, 2011, 112 pag., € 12,00
ISBN 9788860923097