“Tibbe si alzò e aprì la porta della cucina. Ebbe un soprassalto. Non era Fluff. Era una ragazza, la ragazza dell’albero, che ora stava rovistando nella sua spazzatura. Poteva essere entrata in un’unica maniera: attraverso la finestra dell’abbaino. Appena lo sentì arrivare, si voltò. Una grande lisca di pesce le pendeva dal muso, anzi dalla bocca, si corresse Tibbe immediatamente”.
La signorina Minùs fa le fusa, dorme in uno scatolone e adora le aringhe. Vi potreste stupire di tutto ciò, ma non se pensate che è una gatta, diventata donna per aver leccato una sostanza tossica.
Un giorno incontra il timido giornalista Tibbe, che sta per essere licenziato perché non riesce a scrivere articoli per il giornale per cui lavora a causa della sua timidezza.
Minùs sarà la sua salvezza, lo farà diventare un affermato giornalista perché girovagando tra i tetti e parlando con i gatti del quartiere, gli fornirà ogni giorno notizie esclusive per scrivere i suoi articoli.
Nascerà inconsciamente tra i due una grande amicizia, fino a quando grazie a Minùs, Tibbe viene a sapere che il signor Ellemeet , capo di un’associazione a favore degli animali, non è quello che credevano, ma che ha giri loschi e ha commesso azioni di cui vergognarsi.
Come faranno per smascherarlo? MInùs deciderà di restare una donna o tornare una gatta?
Una bella favola da leggere insieme ai propri figli.
Età di lettura da 8 anni
Minùs
Annie M.G. Schmidt
Feltrinelli, 2012, p.174, € 12,00