Dopo aver
presentato e
recensito Le difettose di Eleonora Mazzoni, eccoci al momento dell’intervista.
1) Ciao Eleonora, chi è Eleonora Mazzoni, attrice, scrittrice e ….?
Soprattutto una persona. Potrei non fare più l’attrice, non scrivere più ma spererei di rimanere un essere umano, curioso e vitale, in grado di cominciare a sognare e a progettare in qualsiasi altro campo.
2) Come ti ho già detto il libro mi è piaciuto molto. E’ autobiografico?
Non precisamente. Tutte le situazioni e i personaggi sono un mix di realtà e fantasia. Però sì, il mondo della procreazione medicalmente assistita lo conosco bene, ne ho fatto esperienza diretta, ne maneggio bene il linguaggio, ne conosco la psiche. Ho immagazzinato (tra incontri reali e virtuali in chat) migliaia di storie. Ma poi è l’immaginazione che mi ha guidato nel processo creativo.
3) Facendo riferimento alla copertina, che mi piace molto, il nido con le uova sulla testa di una donna, è molto originale e significativo. C’è la frase ” Volere un figlio a tutti i costi può dare dipendenza?”. Cosa ne pensi?
Ad un certo punto Carla, la mia protagonista dice: “Due anni fa, dopo la prima puntura in pancia di Gonal-F, il veleno è entrato in vena ed è cominciata l’ossessione. Esigente, estrema, irrazionale. Ho dato la stura a una patologia vera e propria.” Quando un desiderio forte e primordiale come quello di un figlio si scontra con una realtà che invece lo nega può nascere un’ostinazione, esattamente come succede quando un uomo amato ci rifiuta e noi lo inseguiamo con una tenacia dissennata. Può nascere una sorta di dipendenza, esattamente come per la droga o il gioco. Il pensiero del figlio invade allora ogni aspetto della vita e tutte le giornate, spolpandole come un tarlo e rendendole vuote. Per questo ho messo il personaggio di Seneca, lo scrittore preferito di Carla, a ricordarle di avere cura del tempo che sfugge, di stare ancorata al presente e di cercare il possesso di se stessa. Proprio perchè i desideri irrealizzati rischiano di farci perdere.
4) Tornerai a scrivere? Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Sicuramente continuerò a scrivere. Anzi durante la gravidanza (passata completamente a letto) ho già pensato al prossimo romanzo, ho raccolto materiale, appunti, scene,
personaggi e un’ossatura di plot. Devo fare sedimentare il tutto ancora per un po’ e poi buttarmici a capofitto.
5) Quali libri hai sul tuo comodino?
Libertà di Franzen, Dioniso di Karl Kerényi e vari Simenon.
6) Quale libro/i ti è/sono rimasto/i nel cuore?
Tanti. Troppi. Facendo un lavoro di sintesi: alle medie I promessi sposi, al ginnasio Pavese, al liceo I fratelli Karamazov, all’Università Montale e Céline, quando ho cominciato a fare l’attrice Genet, negli ultimi anni L’animale morente di Roth, Piattaforma di Houellebecq, Le correzioni di Franzen.
Grazie della tua disponibilità, e ancora complimenti per il libro che hai scritto.