La recensione di Tre amori di A.J.Cronin
Lucy, sposa e madre felice, adora la sua vita. È felice accanto a Frank nella loro villetta sulla spiaggia di Ardfillan, in Scozia, e ama follemente suo figlio Peter. Una vita che scorre placida e tranquilla fino a quando non arriva in visita la cugina di Frank, Anna. Lucy, gelosa dei suoi più cari affetti, si lascia trascinare dalle chiacchiere dei parenti e l’armonia del suo matrimonio ne risente. Purtroppo, poco dopo, Frank muore in un incidente in barca. Lucy, caparbia e con una volontà di ferro, riesce a dare un’istruzione al figlioletto e a farlo laureare in Medicina riversando su Peter tutte le sue aspettative e il suo amore.
La mia opinione su Tre amori di A.J.Cronin
Tre amori è il secondo romanzo di Cronin, pubblicato nel 1932. È il tragico racconto di una donna, Lucy, profondamente attaccata alla sua famiglia. Una donna con una grande, forse troppa, dignità, che vive in maniera assoluta le sue passioni e le sue decisioni. Morto il marito, la sua unica preoccupazione sarà garantire al figlio un futuro privo di afflizioni. Incurante del duro lavoro e delle rinunce, Lucy non esiterà a trasferirsi a Glasgow e a fare un lavoro terribile nei bassifondi della città pur di garantire a Peter una casa e un pasto caldo. E cosa ne ricaverà alla fine? Il figlio, una volta laureato, si sposerà a sua insaputa e si trasferirà a Londra per aprire uno studio medico. Lucy non avrà altro conforto che rifugiarsi nella religione, anzi nell’ossessione della religione, non ascoltando gli ammonimenti e i consigli di nessuno.
Il titolo del libro chiaramente fa riferimento ai tre amori della vita della protagonista: il marito, il figlio e la religione. Tre amori che la prosciugheranno di ogni energia e che la lasceranno vuota e sola. Sicuramente Lucy è un personaggio difficile da catalogare e che non sempre raccoglie le simpatie del lettore.
Cronin è molto bravo a descrivere la psicologia di questa donna, le sue ansie, i suoi turbamenti, la sua possessività nei confronti dei suoi cari ma anche l’indelicatezza, la negligenza e il menefreghismo dei parenti e del figlio nei suoi riguardi. È anche un racconto ben dettagliato della vita in Scozia nei primi anni del ventesimo secolo, delle difficoltà che doveva affrontare una donna per cercare lavoro in una società divisa in classi sociali dove da una vedova ci si aspettava che si risposasse per avere un uomo che non le facesse mancare nulla. Ecco, l’eroina di Cronin, invece, rifiuta ciò che la società si sarebbe aspettata da lei e a testa alta conduce la sua vita: sbagliando anche, certamente, pagando amaramente le sue scelte ma sempre libera di decidere con la sua testa.
Buona lettura.
Tre amori
A. J. Cronin
Bompiani, 1948, €. 11,00
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