
“Perché la gente di solito ti guarda storto, no? Subito pensano: “è fatto così, è fatto cosà”. Ti giudicano dall’aspetto esteriore. Ma prendi me, per esempio. A me non frega niente dell’aspetto esteriore, niente! Non sei d’accordo anche tu che la cosa più importante è ciò che si ha dentro? Per questo non ho amici e non ne ho nemmeno bisogno.”
La recensione di Qualcuno con cui correre, David Grossman
Dinka è una vecchia cagnolina, un labrador dolce ed affettuoso, che si trova in un canile municipale e sarà il filo conduttore tra i due giovani protagonisti.
Assaf, sedicenne, timido, che lavora per il periodo estivo per potersi comprare l’obbiettivo di una macchina fotografica deve riportare Dinka al proprietario e consegnargli la multa per averla persa.
In giro per Gerusalemme, arriva in posti sconosciuti e conosce Tamar, la padrona del cane, una ragazza forte che ama l’arte ed il canto, che scappa di casa per salvare il fratello tossicodipendente e diventa artista di strada per una band di malviventi.
Shay, il fratello di Tamar, suona la chitarra ma è molto debole e non riesce a vivere senza la droga.
Fondamentale per loro è l’amore e l’amicizia che li hanno fatti arrivare dove sono.
La mia opinione su Qualcuno con cui correre, David Grossman
Qualcuno con cui correre di David Grossman è un romanzo sull’adolescenza, sulla paura di perdersi, ma anche sulla gioia di salvarsi, sull’importanza degli obiettivi, sui ricordi di come eravamo. Sul bisogno di trovare qualcuno con cui comprendersi e di cui fidarsi , qualcuno che abbia lo stesso “passo” e non li lasci indietro: qualcuno con cui correre appunto.
“Come diceva Teo? Non cercare di capire cose che non puoi.”
E per il Calendario dell’Avvento di ZeBuk, un bel divisorio per la vostra agenda!
Qualcuno con cui correre
David Grossman
Mondadori, 2008, p. 364
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