
C’è sempre un autobus che passa nella vita di ognuno di noi. Tu tieni gli occhi aperti: non perdere il tuo.
La recensione di L’autobus di Rosa, Fabrizio Silei
La storia che racconta Fabrizio Silei in questo libro non è semplicemente la cronaca dei fatti: è quello che è successo, visto dal punto di vista di chi era, tra tanti, su quell’autobus.
È il racconto dei sentimenti che provarono gli uomini e le donne che si trovavano insieme a Rosa su quell’autobus il giorno in cui lei disse “no” a chi le ordinò di lasciare il posto a un bianco appena salito.
È la domanda che tutti si pongono: “Cosa avrei fatto io al loro posto?”
È il racconto di un nonno a suo nipote.
Questa è una storia splendida e conoscerla ci farà bene. Ci aiuterà a guardare avanti; ci aiuterà, quando sarà il momento, a non abbassare lo sguardo. [Christine Weise, presidente della sezione italiana di Amnesty International]
La mia opinone su L’autobus di Rosa, Fabrizio Silei
A scuola nessuno mi ha mai raccontato la storia di Rosa Parks e del suo “no” che ha cambiato un bel po’ di mondo, anche se non ancora tutto.
Eppure avrebbero dovuto farlo, perché è partendo dalle piccole cose che si può dare inizio al cambiamento: basta un battito d’ali di farfalla, una mela che cade dall’albero, un “no” fermo e pacifico.
Rosa Parks col suo “no” ha dato vita ed energia ad un movimento per i diritti civili che già combatteva quotidianamente, e senza l’uso della violenza, contro la segregazione razziale in America, ha fatto sentire quanta forza possa avere un semplice gesto quando è fatto con la consapevolezza di essere nel giusto.
L’autobus di Rosa
Fabrizio Silei
Orecchio Acerbo, 2013, p. 40, €. 9,78
ISBN: 978-8896806722
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