Intervista a Gianluca Lo Presti

Oggi ho il piacere di intervistare per Zebuk, Gianluca Lo Presti, autore del libro Nostro figlio è dislessico.

1) Buongiorno Gianluca, per prima cosa chi è Gianluca Lo Presti?

Sono uno Psicologo, esperto in Psicopatologia dell’Apprendimento, mi occupo di Diagnosi, Aiuto e Formazione nei Disturbi Specifici di Apprendimento.

2) Ho trovato molto utile il libro “Nostro figlio è dislessico” vuole parlarcene.

Il testo è nato da un’idea molto semplice: aiutare in modo immediato e pratico tutti i genitori con figli con Dislessia e DSA. Partendo dalla comprensione dei singoli disturbi sino all’aiuto caso per caso. La perte più interessante è l’associazione dei DSA alle difficoltà emotive, comportamentali e motivazionali che incontrano i bambini con Dislessia e DSA, con suggerimenti utili per affrontare questo tipo di situazioni.

3) Parlando di disturbo dell’apprendimento quali problemi comporta a livello emotivo in un bambino?

Solitamente un soggetto reagisce evitando un compito “non me ne importa nulla della scuola”, oppure in modo passivo “faccio i compiti ma non mi interessa nulla”, oppure ancora in modo aggressivo, verbale o alle volte anche fisico. E poi ancora in alcuni casi ansia per la scuola, problemi di chiusura in adolescenza e molto altro. Che variano da caso a caso. E’ anche vero che alcuni hanno voglia di farcela che sono motivati a dimostrare che possono farcela, ma sono davvero in pochi. L’affermazione “Lo studente con Dislessia può farcela!” è verissima se vi è un aiuto dalla scuola primaria, altrimenti va bene solo ai convegni. La realtà è quella di un genitore che si ritrova in cucina il pomeriggio a far fare i compiti a suo figlio con dislessia mentre egli stesso si lamenta che la scuola, in certi casi, non riesce ad applicare il PDP. E’ questa la realtà più frequente. Dunque lavorare su autostima e motivazione nel caso dei DSA diventa essenziale.

4) Una mia curiosità personale, che potrebbe interessare anche altri genitori, si deve agire in modo diverso quando il disturbo dell’apprendimento viene riconosciuto tardì, tipo in prima media?

Può capitare in caso di DSA di grado lieve che si riconosca a scuola media, oppure quando si è fatta una buona scuola primaria i cui le difficoltà venivano ben compensate ed a scuola media, invece, il salto è troppo evidente. La differenza sta nell’aiuto pratico. A scuola primaria posso lavorare più sul potenziare alcune abilità, come lettura, ortografia, grafia e calcolo. A scuola media, invece, meglio lavorare sul metodo di studio e sul percorso di autonomia allo studio per DSA con strumenti Compensativi.

5) Quali sono i suoi progetti per il futuro?

Nei DSA (e lo dico con ragionevole certezza) al momento nei DSA si sta applicando solo “la punta della punta” dell’iceberg dell’aiuto possibile nei DSA. Il progetto futuro, am già in atto nel lavoro in background, è dare a tutti la possibilità di avere l’aiuto più efficace, e basato sulle evidenze, che sia possibile.

6) Domanda d’obbligo per Zebuk che libri ha sul comodino?

Tiziano Terzani, Un altro giro di Giostra. Steve Jobes, la biografia ufficiale, di Walter Isaccson. The path of zen,  di Robert Aitken

 7) Quale libro le è rimasto nel cuore?

Influence, the psychology of persuasin, di Robert Bob Cialdini. Il motivo è legato al fatto che noi esseri umani abbiamo atteggiamenti di risposta automatici dove invece crediamo fermamente di essere invece noi a fare delle scelte.

Grazie mille del tempo che ci hai dedicato e alla prossima volta.

angela
Classe 1972, mamma di due adolescenti, moglie, assistente personale del direttore di una casa editrice, segretaria di una scuola di musica, amante dei libri e della musica.

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