Ragazzi che amano ragazzi, Piergiorgio Paterlini

“…da trent’anni a venire fuori sono solo gli omosessuali, giovani e no (sono sempre loro a rischiare amicizie rapporti sociali familiari professionali), sarebbe, come dire?, simpatico che per i prossimi trent’anni venissero fuori, per primi, gli eterosessuali non razzisti”

La mia recensione di Ragazzi che amano ragazzi, Piergiorgio Paterlini

Un libro che ho iniziato a leggere, poi lasciato in sospeso, poi ripreso dall’inizio.
Ci sono argomenti che meritano una lettura non superficiale, non leggera, più di cuore, e Ragazzi che amano ragazzi fa parte di quel tipo di libri.

Piergiorgio Paterlini, una nostra vecchia conoscenza, ha raccolto quindici interviste fatte a ragazzi omosessuali che si sono sentiti liberi di parlare e di raccontare la loro vita, il loro rapporto con l’amore e con la scoperta di qualcosa che non tutti sono disposti ad accettare: quindici autobiografie di ragazzi provenienti da tutta Italia, di famiglie e di rapporti.

La mia opinione su Ragazzi che amano ragazzi, Piergiorgio Paterlini

Perché “biografia di un rapporto”? Perché anche il modo di vivere e condividere con gli altri ha una sua storia. Perché c’è chi è disposto ad amare comunque e nonostante e chi non riesce ad accettare, chi rimane rigido nei suoi princìpi e chi ama al punto da accettarti così come sei, chi fa sue nuove consapevolezze e chi continua a considerarsi “diverso”.

Definire l’omosessualità secondo me è sbagliato, impossibile. È come definire la libertà. La libertà è la libertà. Il verde è verde. E non potrai mai spiegarlo a un cieco. Così come è difficile educare la gente a una visione più aperta della sessualità e della diversità in generale. Purtroppo non si può obbligare nessuno a capire le cose, e le persone quasi sempre capiscono solo quando fanno esperienza diretta, in particolare della sofferenza!

Purtroppo è così davvero, non si può obbligare nessuno a capire. Ma libri come questo aiutano a immedesimarsi di certo. A provare emozioni simili a chi si sente denigrato, isolato, abbandonato a se stesso, spesso. A chi viene identificato come “diverso”, ancora oggi, a quasi trent’anni di distanza. Pubblicato nel 1991, diventato un classico della denuncia sociale, Ragazzi che amano ragazzi fornisce una testimonianza diretta e mai giudicante e continua a dichiarare – come abbiamo già citato – che

La cosa importante non è l’oggetto dell’amore, ma l’emozione in sé
(Gore Vidal)

Ragazzi che amano ragazzi
Piergiorgio Paterlini
Feltrinelli (collana Universale economica), 2012, pag. 140, € 8,00
ISBN-13: 978-8807723209

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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