Ricette letterarie: Saluto al sole, Generi di conforto, Sorelle Passera

Nonno Mario […] era un tipo decisamente originale. A lui io e Marisa dobbiamo molto del nostro estro ma anche talenti pratici che poi sono sempre i più utili, tipo piantare chiodi belli fermi con una mano sola. Negli ultimi anni di vita il nonno si era ritirato a vivere in campagna, me lo ricordo bene aggirarsi nel verde con gli occhiali da gatta di sua sorella Lina (aveva perso i suoi), un cesto sempre pieno di primizie e un codazzo di bambini al seguito. Se amo i pomodori caldi baciati dal sole è ancora una volta merito suo. Li mangiavamo insieme appena colti, direttamente nell’orto dove c’era sempre pronta una saliera per poterli gustare subito quando ancora sapevano di vita. Questa ricetta […] è dedicata a lui.

Troppo caldo per cucinare, troppo. E troppa voglia di farsi portare da quella meravigliosa e piacevole sensazione di ozio assoluto, nel caldo estivo, tra cicale che friniscono e il profumo del mare e del basilico che qualcuno ha appena toccato passandogli accanto…
Come nell’orto, vi è mai capitato? Mai successo di inebriarvi dei profumi che arrivano a scuotere tutti i sensi appena vi avvicinate e sfiorate un’erba camminando semplicemente tra piante di pomodori e insalata?

Questo mese per Ricette letterarie ci applichiamo all’aromaterapia mixata alla cromoterapia, a qualche movimento e alla respirazione yoga.

E NON cuciniamo. Non ai fornelli, intendo.

Saluto al sole
una ricetta da Generi di conforto, Sorelle Passera

Se lo fate al mattino presto quando il buio cede posto alla luce sarà come cimentarsi in un saluto al sole senza bisogno di indossare la tutina yoga. Inspira, espira, sminuzza. Inspira, espira, taglia.

Quando non c’è voglia di accendere i fuochi, quando il calore ci assale e passa la voglia di mettersi ai fornelli, niente di meglio delle verdure dell’orto, appena raccolte (sveglia presto la mattina, mi raccomando! che il sole è meno caldo e possiamo raccogliere in santa pace, guadagnando in silenzi e melodie della natura!).
Leggere le parole di Gigi mi ha fatto ricordare quante volte, nelle estati pugliesi bambine, mia nonna mi abbia svegliata all’alba per andare a cogliere frutta e verdura fresche dall’orto. L’ho sempre detestata, questa usanza, ma oggi mi rendo conto e apprezzo molto più di prima, l’importanza di quei momenti meravigliosi in cui tutto sta per rivedere la luce. Non che pratichi spesso, sia chiaro, che io e la sveglia continuiamo a guardarci storte, ma ecco, diciamo che ora capisco il senso di quei piccoli sacrifici mattutini.

Ma veniamo a noi e al nostro Saluto al sole.

Ingredienti

  • 10 o più pomodorini sardi
  • 1 mango ben maturo (l’ho sostituito con una pescanoce dell’albero della mia vicina)
  • 1 cipolla rossa (di Tropea, e chi se no?)
  • mezzo peperone verde
  • il succo di due o tre lime
  • 1 piccolo peperone rosso corno di bue (ne ho messo uno normale)
  • 1 o 2 peperoncini piccanti
  • menta e prezzemolo (ho aggiunto un cetriolo dell’orto della vicina, ha donato ancora più freschezza!)

Preparazione

Cito testualmente le parole di Gigi, che fanno capire benissimo quanto si debba prendere la cosa con serietà estrema e concentrazione massima:

  1. Oggi non si cucina, si colgono frutta e verdura dal proprio orticello, ma va bene anche dal frigorifero, si lavano e si mondano bene e poi è tutto un tagliare a tocchetti regolari. (ndr: e già questa è terapia…)
    I pomodori dolci e succosi, il mango profumatissimo e tutti gli latri meravigliosi colori di questo piatto. La pace.
  2. Adesso che il sole splende alto e sul tagliere impazza l’arcobaleno, si versa tutto in una ciotola bella e si condisce bene con il succo di lime e il sale. E anche con la cromoterapia abbiamo dato.
  3. Tutto qua, l’insalata che saluta il sole è pronta, più buona se lasciata riposare un po’, perfetta servita con delle tortilla chip ma anche su bruschetta o da sola. Basta un cucchiaio solo per fare il pieno di luce, parola di Gigi vostra.

Le mie modifiche alla ricetta originale di Gigi (la trovate anche qui, sul blog delle Sorelle) parlano di frutta mediterranea in sostituzione di quella esotica e di un cetriolo chilometro zero, ma questo non cambia l’effetto finale: contrasti di sapore, lime e sale che stuzzicano, freschezza massima e la sensazione di gratitudine verso il mondo intero.
La pace, proprio.

A presto con una vera e propria recensione di Generi di conforto, delle Sorelle Passera, che continuerà a offrire spunti, perché è uno di quei libri che non si limitano a fornire ingredienti e procedimenti ma donano storia ed emozioni.
E questa non è cosa da poco.

Buon appetito e buona soleterapia! 🙂

Generi di conforto
Sorelle Passera
TEA Libri (collana TEA varia), 2018, pag. 240, € 22,00
ISBN: 9788850250769

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here