
Allora mi venne il sospetto che quello fosse il sogno, che in quel momento fossi immerso nel solito incubo che precedeva le giornate importanti, che il martedì del viaggio fuori città non fosse ancora cominciato.
Il funzionario mi distolse dal pensiero.
-Forse non mi sono spiegato al meglio,- disse, -oppure lei non ha compreso bene.
Disse che ora avrebbe cercato di essere il più chiaro possibile, evitando inutili giri di parole: dovevo semplicemente confessare la colpa.
La recensione di Documenti prego, Andrea Vitali
Un uomo qualunque sta viaggiando in autostrada di notte con due colleghi, tornano da una riunione di lavoro dopo aver concluso delle trattative commerciali.
I tre sono fermi in autogrill per prendere un caffè quando arriva un personaggio che chiede loro i documenti, il protagonista viene poi invitato a seguirlo e portato in un tetro edificio senza finestre da dove riesce a fuggire.
La mattina dopo si risveglia a casa sua e dopo aver fatto colazione parte per un viaggio d’affari, è stato un sogno, un deja vu?
La mia opinione su Documenti prego, Andrea Vitali
Quando ho iniziato a leggere questo breve romanzo, ho dovuto controllare più volte di non avere sbagliato a leggere l’autore, ero abituata alle serene atmosfere bellanesi tipiche di Andrea Vitali invece mi son trovata immersa in un atmosfera surreale a meta tra un incubo e un noir.
Dopo aver superato l’impatto iniziale dovuto ad un aspettativa disillusa son riuscita ad immergermi nel racconto e ad apprezzarne lo stile onirico e inquietante.
Documenti prego
Andrea Vitali
Einaudi, 2019, p. 111, €. 13,00