
IIl nonno del ragazzo arrivò a Cambridge il ventitre settembre con un’auto a noleggio, in compagnia di un uomo sui quarant’anni a noleggio, in compagnia di un uomo sui quarant’anni che, si scopri poco dopo, era un avvocato.
La mia recensione di La fisica degli abbracci, Anna Vivarelli
Guglielmo Malvasi, detto Will, è sempre stato un genio, quoziente intellettivo di 180, laureato a Cambridge.
Una vita sempre da solo, senza affetti, senza amici, lontano anche dalla famiglia.
A quindici anni decide che solo fingendosi morto può sfuggire al suo destino.
Con l’aiuto ok di un Nobel per la fisica, Will escogiterà una sparizione.
I problemi iniziano fuori dall’università perché il mondo per lui è strano, crollano le sue certezze.
Mentre cerca di nascondersi conosce Dora, una signora che lo ospita a casa sua per la notte.
La mia opinione di La fisica degli abbracci, Anna Vivarelli
La fisica degli abbracci di Anna Vivarelli racconta la storia di Will un genio con il quoziente intellettivo di 180, che gli spalanca le porte di Cambridge, ma non quelle della felicità.
E’ la storia di un’amicizia particolare quella tra Will e Dora.
Will non è abituato a stare con gli altri e a parlare di se stesso, arriva a fingersi morto perché non ne può più della vita che conduceva.
Dora invece è l’esatto opposto, è una donna curiosa, chiacchierona, che crede nella bontà del prossimo e che quindi aiuta Will, impossibile non affezionarsi ad entrambi.
Sono rimasta conquistata dal titolo del libro e rapita dalla potenza di questa storia.
Buona lettura!
La fisica degli abbracci
Anna Vivarelli
Uovonero, p.160, 2021, € 14,00
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