1991 Il risveglio del Rock, Paolo Bardelli

Cosa fareste se da adulto vi trovaste davanti al voi stesso diciassettenne? Di cosa discutereste? Cosa avreste in comune?

La recensione di 1991 Il risveglio del Rock di Paolo Bardelli

Un libro che parla di musica e parte dai ricordi migliori, quelli legati ai diciassette anni. Che a pensarci bene, quell’età, molto più di altre, rappresenta un punto di svolta.
Paolo Bardelli nel 1991 aveva diciassette anni e bisogna ammettere che quell’anno segnò un momento importante con cose bellissime in campo musicale.
In un lungo excursus suddiviso in sei parti l’autore ci racconta quell’anno magico, le sue derive e radici, cavalcando dischi, concerti, incisioni, etichette, generi e rievocando un periodo incredibile di creazione e contaminazione.

La mia opinione su 1991 Il risveglio del Rock di Paolo Bardelli

1991 Il risveglio del Rock è un volume pazzesco. Il sottotitolo è Brit pop, trip hop, crossover, grunge e altra musica eccitante e davvero all’interno del volume c’è tutto.
Io nel 1991 avevo poco meno di diciassette anni e quindi la lettura è stata un vero e proprio salto nel tempo.
Ho canticchiato le canzoni più famose e mi si sono aperti moltissimi cassetti della memoria e per qualche giorno sono tornata adolescente con l’Invicta in spalla e VideoMusic sempre accesa.
Sicuramente questo libro è perfetto per quelli della nostra generazione ma tutti gli amanti della musica troveranno moltissime notizie e informazioni.
Lo stile dell’autore è trascinante e riesce a farti sentire al centro degli eventi sbloccando numerosi ricordi sepolti sotto l’età adulta.
E poi mi ha fatto venire una gran voglia di riascoltare Smells like Teen Spirit, la canzone dell’estate dei miei 16 anni.
Buona lettura.

1991. Il risveglio del Rock
Paolo Bardelli
Arcana, 2021, p. 352, €. 18,50

SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here