Intervista a Paola Maria Liotta

Benvenuta, Paola Maria Liotta, su ZeBuk.
Dopo aver letto Nel grande regno di Thulas, vorremmo conoscerne meglio l’autrice. Iniziamo con le domande:

Chi è Paola Maria Liotta?
Sono una docente di Lettere, amo l’arte, la musica, la natura, coltivo molti interessi, amo i libri e, naturalmente, la scuola, in cui credo fermamente. Credo nei valori dell’autenticità, dell’onestà e dell’impegno. La lettura e la scrittura, così come sperimento giorno per giorno in classe, mi permettono di far dialogare i giovani con autori e autrici di ogni tempo, in una dimensione che li proietta attraverso le epoche più disparate, dalla classicità alla realtà contemporanea, e si nutre di aspirazioni e sentimenti immortali, fondamentali per la loro formazione.

Di tutti i personaggi del grande regno di Thulas, fra cuccioli e meno cuccioli, chi è quello che ha conquistato Paola Maria? E perché?
Mi sono affezionata proprio a tutti, li sento vivi, in me vive il loro desiderio di salvare quella foresta dai trafficanti, insieme con il gusto per l’avventura, l’onestà di intenti, il coraggio con cui decidono di lottare fino in fondo per Thulas. Elsa è un bel concentrato di tutte queste qualità, ma gli altri animali che la aiuteranno non sono da meno. Infatti, distilleranno nella storia i loro principi, il loro vissuto all’insegna di quegli ideali di solidarietà e rispetto che muoveranno anche i due protagonisti umani, Isabel e Mino, ad aiutarli.

La questione ecologica. Cosa possiamo fare, tutti noi, nel nostro piccolo?
La questione ecologica è un’emergenza che riguarda ogni abitante del pianeta Terra, di cui Thulas è l’immagine emblematica. Per questo è importante rendere protagoniste attive del cambiamento le giovani generazioni, diffondere una cultura della consapevolezza che si basi sull’adozione di pratiche corrette, volte al rispetto dell’ambiente. Anche scrivere questo libro, per me, è stato dare un piccolo contribuito a una grande, nobile causa, che non si deve perdere. Perciò il mio testo è aperto a tutti, perché tutti siamo corresponsabili delle sorti della Terra.

C’è qualcosa che Paola Maria vorrebbe dire ai nostri lettori, così a bruciapelo?
Thulas incarna tutto ciò che amo, la Sicilia, il mare, il mondo intero, un mondo che è devastato e travolto da sconvolgimenti climatici, dal depauperamento delle risorse, da guerre e conflitti ignominiosi. Se penso, poi, alla Foresta amazzonica, alla piaga degli incendi e alla deforestazione selvaggia, allo sfruttamento di popoli e di territori, all’inquinamento nelle sue molteplici forme e varianti, l’imperativo categorico è quello di difendere la nostra Thulas, le tante Thulas, piccole o grandi che siano, del pianeta. Ciascuno di noi ha una Thulas da preservare, un luogo dell’anima, una città del cuore da custodire con amore, in cui attingere il senso stesso del suo essere.

Infine, la nostra domanda classica: quali sono i libri che Paola Maria Liotta ha sul comodino in questo momento? E quale quello del cuore?
Amo contaminare letture, generi, autori. Al momento ho diversi libri in lettura, potrei dire che ho più libri per ogni stanza. Non possono mancare quelli che parlano di musica, fra cui “Il Mozart nero” di Luca Quinti e “La sorella di Mozart”, nella nuova edizione per Marcos y Marcos, di Rita Charbonnier.
Quanto ai libri del cuore, sono diversi. Uno dei primi titoli che mi sovviene, non l’unico, “La camicia bruciata” di Anna Banti.
Vi ringrazio dell’intervista anche a nome di Elsa e di tutte le creature straordinarie della bellissima Thulas.

Grazie mille Paola per la disponibilità e a rileggerci presto su Zebuk!

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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