Morel è un uomo magro, pallido, capelli scuri ingrigiti sulle tempie. Rughe profonde gli solcano la faccia. Indossa una camicia bianca e pantaloni grigi, tutti spiegazzati. Probabile che con quegli indumenti ci dorma.
La recensione di Il caso Morel di Rubem Fonseca
Paul Morel, artista e fotografo, è rinchiuso in carcere con l’accusa di omicidio. Il corpo della sua amante è stato ritrovato senza vita sulla spiaggia e lui è l’unico sospettato.
Mentre è in prigione inizia a scrivere un diario dove racconta i fatti e le sue molte amanti.
Un ex poliziotto, Vilela, legge le memorie e si convince che la colpevolezza di Morel non è poi così certa. Forse il corpo della donna ritrovato sulla spiaggia racconta una storia diversa da quella che tutti conoscono.
La mia opinione su Il caso Morel di Rubem Fonseca
Il caso Morel, romanzo del 1973 pubblicato quest’anno da Fazi editore nella collana Darkside, è un noir con una storia molto drammatica di amore, sesso e morte ambientato nel Brasile degli anni settanta.
Attraverso le memorie di Morel conosciamo i vari personaggi e dopo la metà il romanzo decolla accompagnandoci al finale. Memorie che raccontano la violenza e la disparità sociale del Brasile, le luci scintillanti di Copacabana e le favelas da cui arrivano povertà e prostitute.
Lo stile è ruvido, veloce, tutto fatto di dialoghi e azione. Non c’è quasi spazio per la riflessione nella prosa di Rubem Fonseca. Una narrazione che si muove quasi a scatti rimbalzando dalle pagine del diario di Morel agli scambi tra lui e Vilela. Soprattutto ha una trama imprevedibile tanto che durante la lettura più volte mi sono chiesta dove l’autore mi stesse conducendo.
Del libro ho apprezzato moltissimo il taglio narrativo veloce, le citazioni letterarie disseminate tra le righe e personaggi ricchi di ombre.
Il caso Morel si è rivelato un noir molto diverso da quelli che di solito leggo con uno stile che, seppur non appieno nelle mie corde, è di sicuro unico.
Buona lettura.
Il caso Morel
Rubem Fonseca
Fazi, 2023, p. 196, €. 18,00