Due città, J. A. Gonzalez Sainz

Quando arrivo all’altezza della tipografia io svolto sempre a sinistra. Attraverso un ponte, vado avanti per qualche metro lungo il muro di mattoni rossi coronato di madreselva e, prima di incrociare la Rivendita di Vini, giro di nuovo a sinistra.

La recensione di Due città di J. A. Gonzalez Sainz

Due racconti naufraghi, come li definisce lo stesso scrittore, per raccontare Trieste e Venezia, due città in cui J.A. Gonzalez Sainz ha vissuto a lungo.
Nel primo racconto Una leggera differenza di espressione, ambientato a Trieste, assistiamo al racconto di un’amicizia e della sua fine dovuta alla scomparsa di uno dei due amici. Una scomparsa improvvisa senza spiegazioni che porta la voce narrante a ripensare a tutto ciò che sapeva della vita, delle emozioni e delle inclinazioni dell’altro nel tentativo di dare una spiegazione razionale all’accaduto.

Nel secondo, L’altra strada, ambientato a Venezia, seguiamo le riflessioni di un uomo sposato che percorre sempre la stessa strada per tornare a casa. Ogni giorno, arrivato a un certo punto del tragitto, guarda una calle che corre parallela a quella da lui percorsa. Quella calle porterà anch’essa a casa sua oppure no? Perché non provare a cambiare percorso per scoprire dove conduca?

La mia opinione su Due città di J. A. Gonzalez Sainz

Sono racconti affascinanti questi di Gonzalez Sainz, quasi ipnotici. La scrittura dell’autore è molto descrittiva e capace di raccontare nel dettaglio calando il lettore tra la terra umida dell’autunno triestino così come tra i suoni di Venezia all’ora di pranzo su strade deserte.

I due protagonisti sono uomini che si interrogano, il primo sul senso dell’amicizia, sulla perdita e su cosa significhi conoscere davvero una persona, il secondo su quanto la stabilità possa deteriorare invece che consolidare.
E se alla fine del primo racconto arriva una risposta alla domanda che impera dal primo rigo, cosa ti è successo, amico mio?, nel secondo assistiamo allo sgretolarsi di un mondo perfetto in cui la moglie con i capelli tirati che pranza con il marito e con cui si adagia sul letto prima che ritorni al lavoro diventa la rappresentazione della vita monotona e sempre uguale che la calle misteriosa pone costantemente in tentazione.

Una scrittura perfetta e intrigante. Non è scontato trovare racconti capaci di tenere alta l’attenzione e costruiti sapientemente come questi dove all’apparenza non succede nulla, se non le riflessioni della voce narrante, ma che in realtà vibrano di tensione e pongono l’accento su questioni importanti: l’amicizia, la perdita, il desiderio.

Racconti che sono stati una meravigliosa scoperta e che mi hanno fatto conoscere uno scrittore di cui leggerò ancora.
Buona lettura.

Due città
J. A. Gonzalez Sainz
Helvetia, 2022, p. 96, €. 8,50

SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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