Tempesta Matteotti, Luisa Mattia

Digli che non ho odiato ma ho combattuto l’indifferenza, il potere brutale della violenza. E mai ho piegato la schiena, mai ho chinato la testa.
Digli che la libertà è una parola che ha sempre fame di vita.
Digli che la fame della liberà tocca a noi saziarla.
Digli che la libertà siamo noi.

La recensione di Tempesta Matteotti di Luisa Mattia

Luisa Mattia racconta Matteotti attraverso gli occhi di due ragazzi: Cesira, giovane domestica a servizio proprio in casa Matteotti, e Augusto, aiutante fornaio affascinato dalle camicie nere e dalla Milizia volontaria.
Il ritratto che ne esce è quello di un uomo appassionato, simpatico, volitivo, incapace di arrendersi e soprattutto coraggioso.

Dopo il memorabile discorso al Parlamento del 30 maggio 1924 in cui contesta la validità delle elezioni appena svolte, il 10 giugno Matteotti viene sequestrato e ucciso. Il suo cadavere verrà ritrovato due mesi dopo in campagna, sepolto in una buca.

Cesira e Augusto vedono le loro vite cambiate dall’incontro con Matteotti. Cesira comprende cos’è il rispetto osservando da vicino la relazione tra Giacomo e sua moglie Velia. Augusto è diviso tra la simpatia verso Matteotti e l’attrazione per il fascismo che promette soldi, rispetto e onore.

Per Augusto arrivare a dire no al fascismo sarà doloroso ma alla fine sceglierà la verità e la libertà proprio come gli aveva insegnato Matteotti.

La mia opinione su Tempesta Matteotti di Luisa Mattia

Tempesta Matteotti è un libro meraviglioso che regalerei a tutti gli insegnanti. È una lettura che riesce ad indignare ed emozionare mettendo brillantemente in risalto come il fascismo usasse la violenza per costringerle a chinare la testa.

È un romanzo che ha il grande pregio di raccontare con semplicità, senza però nascondere o edulcorare la verità, una parte importante della storia contemporanea del nostro paese rendendo Matteotti e i suoi avversari vividissimi.

Credo che questa sia una di quelle letture importanti e necessarie. Di Matteotti a scuola si parla poco, oberati da programmi infiniti e progetti da completare. E invece è importante non dimenticare, quest’anno ricorre il centenario della sua morte tra l’altro, raccontare cosa significhi vivere in una dittatura, comprendere perché la democrazia deve essere un diritto inviolabile e infine domandarsi se, in tempi bui come quelli in cui visse Matteotti, ci saremmo schierati con i più forti o con chi cercava la verità.
Buona lettura.

Tempesta Matteotti
Luisa Mattia
Lapis, 2024, p. 240, €. 13,50

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SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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