“Già sulle labbra un oro spumeggiante, frescura amplificata dalla schiuma, poi lentamente sul palato beatitudine velata di amarezza. Come sembra lunga, la prima sorsata. La beviamo subito, con un’avidità falsamente istintiva. Di fatto, tutto sta scritto: la quantità, né troppa né troppo poca che è l’avvio ideale; il benessere immediato sottolineato da un sospiro, uno schioccar della lingua, o un silenzio altrettanto eloquente; la sensazione ingannevole di un piacere che sboccia all’infinito…”
La recensione di La prima sorsata di birra. E altri piccoli piaceri della vita, Philippe Delerm
E’ un piacere prendere questo libriccino in mano. Già dalla copertina promette momenti magici e preziosi che poi sa davvero regalare ad ogni pagina, a patto che tu sia capace di cogliere ed apprezzare i piccoli piaceri della vita.
Non si tratta di racconti, piuttosto di una serie di ‘sensazioni’, di attimi, istanti che vengono descritti dal punto di vista del ‘piacere’ vero e proprio. Scelgo di citare “La prima sorsata di birra” solo perché è anche il titolo del libro ma la scelta non è così semplice, tra “Il pacchetto delle paste della domenica mattina”, “Andar per more”, “L’autostrada di notte”, “Leggere sulla spiaggia”… a ogni pagina ti verrebbe da rispondere: “E’ vero! ah, che bella sensazione, è la mia preferita!”
Poi però sfogli ancora, non sazio, e ti accorgi che forse la tua sensazione preferita è quella che sa darti “La domenica sera”, quando gli amici se ne sono appena andati e tu ti prepari un bagno:
“Lo specchio della stanza da bagno si appanna, la mente si offusca. Non si deve pensare alla settimana appena finita, men che meno a quella che sta per iniziare. Lasciarsi affascinare dal leggero sciabordio all’estremità delle dita raggrinzite dall’ammollo caldo. E poi, quando il vuoto è completo, uscire dalla vasca. Prendere un libro? Sì, tra un momento. Adesso quel che ci vuole è un po’ di televisione. Va bene il programma più scemo. Ah – guardare tanto per guardare, senza alibi, senza scuse! E’ come l’acqua del bagno: un’ebetudine che ti intorpidisce di un benessere palpabile.”
E non ti sei ancora ripreso dal piacere delle sensazioni di quel bagno che ti trovi in cucina, a sgranare piselli e a centellinare parole “in quell’ora vuota della mattina quando il tempo non tende più a niente”.
Per gustare al meglio il piacere di questo libro, come nella scatola di cioccolatini di Forrest Gump, bisogna aprirlo su una sensazione a caso, non nell’ordine in cui sono scritte, senza sapere mai prima quella che ti capita: allora sì che ti coglie di sorpresa e ti regala un piccolo piacere puro, sorprendente, di quelli che ti fanno sorridere di nuovo, dopo una giornata stancante…
Da leggere a piccole dosi, assaporando fino in fondo ogni parola e ogni sensazione che sa donare.
La prima sorsata di birra. E altri piccoli piaceri della vita
Philippe Delerm
Sperling & Kupfer (collana Super tascabili Sperling), 2008, 120 pag., € 6,00
ISBN 88-7684-535-6
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