La pioggia prima che cada, Jonhatan Coe

    Quando suonò il telefono, Gill era fuori a rastrellare le foglie in mucchi ramati, mentre suo marito le spalava in un falò. Era una domenica pomeriggio di fine autunno. Gill corse in cucina non appena udì gli squilli, e immediatamente si sentì avviluppare dal calore dell’interno, non essendosi resa conto, fino a quel momento, di come l’aria s’era fatta gelida. Con ogni probabilità, nella notte ci sarebbe stata una gelata.

    Ho acquistato questo libro per caso, in un periodo in cui mi trovavo a prendere spesso il treno per viaggi di un paio d’ore.
    Le primissime pagine ti fanno pensare ad una storia un po’ banale, semplice, di quelle che possono scrivere tutti. Ma molto presto le cose cominciano a cambiare.

    Qualche anno fa c’era una canzone di Baglioni, si intitolava Fotografie. Se non la conoscete vi consiglio di cercarla perché è davvero bella. Nella canzone il protagonista alla fine di una storia d’amore osservava le fotografie fatte durante la relazione, descrivendo e commentando sguardi, gesti, ombre e luci.
    Il libro di Coe usa lo stesso metodo per parlare della vita della protagonista e delle donne della sua vita.

    Una signora anziana muore, e una nipote con le sue due figlie si ritrovano nella sua casa per fare quello che c’è da fare dopo un lutto.
    L’anziana ha lasciato una scatola con dentro fotografie e alcune audiocassette. E una lettera, nella quale chiede alla donna che sta leggendo di tentare di rintracciare un’altra nipote, che in famiglia nessuno conosce, a cui consegnare poi le foto e le cassette. Le chiede anche di ascoltare le audiocassette, in modo che possa comprendere anche lei la storia di questa nipote sconosciuta.
    Piccolo particolare: questa nipote è non vedente, e per questo motivo sono state lasciate cassette audio.
    E così la donna e le due figlie si siedono e fanno partire i nastri.

    E da quel momento, posso dire, parte una sorta di magia che cattura il lettore in un crescendo di eventi che presi singolarmente sembrano quasi insignificanti, ma che piano piano vanno a comporre il mosaico di tre generazioni di donne, dei loro traumi, dei loro amori, delle loro vicende che portano a momenti estremamente intensi, a volte felici, a volte tragici.

    Il linguaggio è estremamente semplice, e stupisce certamente la capacità dell’autore di entrare in maniera così naturale nei meandri della psiche femminile, la sua capacità di non cadere nel tranello fin troppo facile di dipingere le donne come esseri fragili, in balìa degli eventi e degli uomini che hanno incontrato nella loro vita. Le donne descritte sono fragili e forti, dolci e amare, buone e arpìe, intelligenti o a volte estremamente stupide, introspettive e superficiali.
    Insomma, proprio come noi.

    LA PIOGGIA PRIMA CHE CADA
    Coe Jonathan
    Feltrinelli, 2009, 222 pag, € 7,50

    3 COMMENTS

    1. Era piaciuto moltissimo anche a me, tanto da averne fatta una recensione per la biblioteca (in una serata di consigli di lettura!). Devo riprendere le redini del settore lettura nel blog per non dimenticarmi di libri come questo….

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