Le ali della sfinge, Andrea Camilleri

Ma indove erano andate a finire quelle prime matinate nelle quali, appena arrisbigliato, si sintiva attraversato da una speci di correnti di filicità pura, senza motivo?

Ogni volta che in libreria vedo i piccolini di Sellerio, è subito amore; se parliamo di Camilleri compro a scatola chiusa…se poi la storia riguarda Montalbano, non sono mai obiettiva: bisognerebbe proprio aprire un capitolo a parte, scrivere una monografia, fare una lista dei preferiti delle storie del commissario.

In questo episodio Salvo è invecchiato, è noioso, ha due personalità ovviamente contrastanti che gli parlano da sopra la spalla. Questa volta poi il caso è proprio spinoso, sembrano coinvolte delle istituzioni religiose che ovviamente non possono essere toccate: e sappiamo bene quanto Montalbano odi prestarsi ai giochetti della politica, ai castelli di sabbia dei favori. Viene ritrovato il corpo di una ragazza con il tatuaggio di una farfalla sulla spalla, impossibile da identificare; piano piano saranno coinvolte altre ragazze, tutte dell’est, verrano portati alla luce loschi traffici di materiale umano e giri poco leciti.

Come nei precedenti libri che hanno per protagonista il commissario di Vigata, ritroviamo i suoi bravi collaboratori, anche a loro pesano gli anni e covano malumori famigliari. Non possono mancare i soliti superiori, che sanno ben indossare diverse paia di scarpe. Catarella è sempre li che risponde al telefono, che storpia i nomi, ossequioso e prodigo di complimenti per tutti.

E non manca nemmeno la findanzata storica Livia, e anche alla lunga (e atipica) storia d’amore gli anni non stanno facendo bene: non fa bene la lontananza, non fanno bene i chiardiluna di Salvo. Nel finale una sorprendente decisione dei due, li farà correre per l’Italia, l’uno cercando l’altra, con modalità da feuilletton ottocentesco e risvolti romantici: eh si, Montalbano è proprio invecchiato!

Buona lettura e a rileggerci.

Le ali della sfinge
Andrea Camilleri
Sellerio Editore Palermo, 2006, 265 pag.

Lucia Busca
Sono quella che legge due libri contemporaneamente, quella che ha l'e-reader, io piango quando la scrittura è bella, divento il protagonista del libro. Curiosa, tento di infilarmi in tutti i generi, scegliendo tra i grandi classici e osando nuovi autori. L'unica certezza che ho: non mi basterà questa vita per finire la mia lista dei desideri. "Io penso, disse Anna sfilandosi un guanto, che se ci sono tanti ingegni quante teste, ci sono tanti generi d'amore quanti cuori" (Anna Karenina)

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