L’intero giorno, in quella dimora di Tansonville un po’ troppo campagna, che aveva appena l’aria d’un luogo di siesta fra una passeggiata e l’altra o durante l’acquazzone: una di quelle dimore dove ogni salotto ha l’aria d’un chiosco tra la verzura e dove, sulla tappezzeria delle camere, le rose dal giardino in una, gli uccelli dagli alberi nell’altra v’hanno raggiunto e vi fan compagnia – isolati nondimeno, giacché erano vecchie tappezzerie dove ogni rosa se ne stava separata quel tanto che avrebbe permesso, se fosse stata viva, di coglierla, ogni uccello di metterlo in gabbia e addomesticarlo, senza nulla delle abbondanti decorazioni delle camere d’oggi dove, su un fondo argenteo, tutti i meli della Normandia son venuti a profilarsi in stile giapponese per allucinare le ore che si trascorrono in letto, – l’intero giorno lo trascorrevo nella mia camera che dava sulle belle verzure del parco e i lilla dell’ingresso, sulle foglie verdi degli alti alberi in riva all’acqua, scintillanti di sole, e sul bosco di Méséglise.
Questo è l’ultimo dei sette romanzi che fanno parte de “Alla ricerca del tempo perduto”. Attraverso le pagine di quest’opera monumentale ci viene rivelata un’intera società, nell’arco di tempo che va dal 1880 al 1920. Protagonista assoluta è l’aristocrazia, colta nel momento in cui si conclude la sua splendida parabola. Tutti i personaggi sono sostanzialmente dei vinti, a ognuno il tempo ha tolto qualcosa. Soltanto le memorie sembrano sottrarsi alla sua tirannia e solo nell’arte è possibile trovare un compenso al disordine del mondo.
I sette romanzi sono : “Dalla parte di Swann”, “All’ombra delle fanciulle in fiore”, “I Guermantes”, “Sodoma e Gomorra”, “La Prigioniera”, “Albertine scomparsa” e “Il tempo ritrovato”.
IL TEMPO RITROVATO
Autore : Marcel Proust
Mondadori (collana Oscar grandi classici), 1997, p. 464, €. 8,00
Fonte : it.wikiquote.org e ibs.it