
Senza dubbio, mio padre era il papà più meraviglioso e affascinante che un ragazzo potesse mai desiderare. Ecco un suo ritratto. Potreste pensare, non conoscendolo bene, che fosse un uomo serio e severo. Macché! Era una persona divertentissima. Sembrava serio perché non sorrideva mai con la bocca. Manifestava tutto con gli occhi. Aveva luminosi occhi azzurri che, quando pensava a qualcosa di buffo, gli lampeggiavano, e guardandolo attentamente si poteva scorgere una minuscola scintilla dorata che gli danzava nelle pupille. Ma la bocca restava immobile.
La trama di Danny il campione del mondo di Roald Dahl
“Danny è un bambino orfano di madre che vive con il papà, meccanico di automobili, in un carrozzone di zingari. La povertà rende l’educazione di Danny essenziale, ma la sua vita non è affatto miserabile: un papà non certo in carriera può portare molti vantaggi, costruire giochi semplici ma fantastici, trascorrere tanto tempo con il figlio, condurlo in lunghe passeggiate e raccontargli storie fantastiche. Finchè non emerge un vizietto che trasporterà i protagonisti attraverso emozionanti avventure: al papà piace cacciare fagiani di frodo, soprattutto nel bosco del ricco e prepotente signor Hazell, proprietario della fabbrica di birra e di quasi tutti i terreni del paese, e desideroso di mettere le mani sul terreno del papà di Danny…”
La mia opinione su Danny il campione del mondo di Roald Dahl
Dopo la recensione di Matilde, dove una coppia di genitori degeneri insultano la figlia che chiede solo di comprarle un libro, la storia di un padre che è tutto il contrario fa tirare un sospiro di sollievo.
Danny è un bambino fortunatissimo, anche se povero; ha le ricchezze più grandi che ci possano essere: il tempo di suo padre, la voglia di giocare di suo padre, l’amore di suo padre.
Cosa si può chiedere di più?
Oggi che molti papà lottano contro il poco tempo a disposizione per stare con i propri figli, oggi che tanti di loro, invece, trovano mille scuse per non affrontare il faccia a faccia con i propri figli. Oggi più che mai la discussione su questo tema potrebbe essere interessante…
Ero contento che mio padre fosse un tipo che sorrideva con gli occhi: così non poteva mai rivolgermi un sorriso falso, perché è difficile far scintillare gli occhi se non si sente una scintilla dentro. Il sorriso con la bocca è diverso. Si può simulare un sorriso in qualsiasi circostanza, solo atteggiando le labbra. Inoltre un vero sorriso con le labbra è sempre accompagnato da un sorriso con gli occhi, perciò state attenti, dico io, quando qualcuno vi sorride con la bocca ma gli occhi non mutano. Potete star sicuri che è una fregatura.
Curiosità e attività
I papà più intraprendenti potrebbero provare a costruire qualcosa col loro bambino, magari prendendo spunto dall’aquilone di Danny, oppure condividere con loro qualche ‘segreto segretissimo’, per il piacere e per l’importanza di creare con i propri piccoli una forte complicità…
E in tutti i casi, i papà più impegnati dovrebbero trovare un pochino di tempo per leggere la storia di Danny con i loro figli e vivere con loro una straordinaria avventura!
Danny il campione del mondo
Roald Dahl
Salani (collana Gl’istrici), 2008, pag. € 8,50
bellissimo libro!!!!!!!!!!!!!!
E’ vero Matteo, è proprio un libro bellissimo! Grazie del tuo commento
Sto libro non mi è piaciuto affatto… XP per me non ha senso… me lhanno fatto leggere per la scuola ed è proprio orrendo