
“Creare. Creare è da sempre una faccenda complessa e contraddittoria. Ti può risultare l’azione più semplice e bella del mondo (che non vuol dire facile, perché niente lo è!), o un vero incubo. E francamente quasi mai sai fino in fondo perché. Sembra un caso o un mistero. Se non “creo”, non esisto. Sono una persona difettosa.”
Il 4 febbraio alle 20.30 ho assistito alla prima a Milano presso il Teatro Sala Fontana dello spettacolo di Emanuela Grimalda ( Ave Battiston di Un Medico in Famiglia) liberamente ispirato al romanzo Le difettose di Eleonora Mazzoni, che avevo letto e recensito tempo fa.
Grande ironia e delicatezza per affrontare un tema difficile come quello della procreazione assistita.
Con un sacco di parole nuove come “covare” “fivettare” “le rosse” che diventano per alcune donne e per i mariti e i compagni termini di uso comune.
Un monologo per sette personaggi interpretato da una sola attrice che è stata a mio modesto parere eccezionale, ha tenuto la scena benissimo, senza mai annoiare e con pochissimi oggetti o cambi di luce è riuscita a passare da un personaggio all’altro.
Attraverso la storia di Carla, la protagonista del romanzo, ci ha raccontato il percorso di fecondazione assistita attraverso chi lo vive o lo ha vissuto ogni giorno.
Il desiderio grandissimo di una donna o di un uomo di avere un figlio, e tutte le difficoltà che questo comporta.
Ho apprezzato molto l’ironia con cui interpretava questi sentimenti contrastanti, l’attesa per il ritardo, la tristezza per l’arrivo delle “rosse”, la “durezza” della dottoressa, la disperazione dell’uomo…
La storia del romanzo riguarda un po’ ognuno di noi che ogni giorno dobbiamo fare i conti con le trasformazioni, i cambiamenti, insomma con la vita che cambia e scorre velocemente.
Eleonora Mazzoni mi ha detto: ” Martedì 4 febbraio c’ero anch’io a Milano alla prima de Le difettose. In genere gli autori sono insofferenti quando le loro opere vengono trasformati in spettacoli o film. Io invece ho visto un’attrice e una regista che, attraverso sette personaggi, hanno perfettamente saputo dare carne, sangue, sentimenti, emozioni a una storia. Che era la mia. Ma è diventata anche la loro. E di tanti altri.”
Buona visione e buona lettura.
Drammaturgia : Eleonora Mazzoni, Emanuela Grimalda, Serena Sinigagli
Aiuto regia : Gianluca Di Lauro
Scene : Stefano Zullo
Disegno luci : Anna Merlo
Aiuti alle scene : Serena Ferrari, Elena Giannangeli
Assistente alla produzione : Valeria Iaquinto
Consulente organizzativo : Gianluca Balestra
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