Einstein e le macchine del tempo, Luca Novelli

Abbiamo liberato la potenza dell’atomo ed è cambiato tutto, ma se non cambiamo il nostro modo di pensare, andremo verso catastrofi inaudite.

La recensione di Einstein e le macchine del tempo, Luca Novelli

Albert Einstein è stato la nostra nuova scoperta nell’ambito del tema del mese: le tecnologie.
Il libro grazie al quale abbiamo fatto la sua conoscenza è uno di quelli della bellissima collana Lampi di genio, di Editoriale Scienza.

Albert è un tipo particolare: da piccolo è considerato un po’ “tonto” perché a 4 anni ancora non parla (ma a 5 anni è bravissimo a suonare il violino!) a scuola il professore di greco sostiene che Albert non combinerà mai niente di buono nella sua vita… 😀

Viene da noi uno studente di nome Max Talmey. È un ebreo povero che studia medicina. La mia famiglia non è proprio ricca, ma come è uso tra gli ebrei benestanti di Monaco, ogni venerdì invita a cena qualcuno meno fortunato di noi: Max, appunto. E lui ogni volta mi porta un nuovo libro da leggere e da guardare. Sono tutti libri di divulgazione e di scienza.

La famiglia di Einstein ha origini ebree e negli anni a cavallo del 1940, insieme a molti suoi colleghi scienziati, lascia l’Europa chiedendo rifugio agli Stati Uniti, dove gli viene offerto un incarico a Princeton.

Il lavoro di questo uomo formidabile, le sue passioni, i suoi interessi, ci hanno conquistate: approfondiremo soprattutto gli studi che riguardano la macchina del tempo, perché mia figlia è rimasta senza parole quando ha capito che “non si trattava solo di idee di pura e semplice fantasia…” 😉

Einstein e le macchine del tempo
Luca Novelli
Editoriale Scienza (collana Lampi di genio), 2001, pag. 112, € 7,56

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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