
Aveva visto morire le querce, erodersi le pietre, aveva vissuto l’era dei ghiacci e delle grandi eruzioni; errava da sempre per quelle terre dove le durata della vita degli uomini per lei significava poco più di quella di formiche e farfalle.
E tuttavia la strega non ricordava di aver visto niente di più splendido di quel bambino.
La recensione di Le cronache di Zi, Jean-François Chabas
Nella foresta incantata vive da sempre una perfida strega che ha soggiogato la natura e gli animali per potersi difendere dall’uomo.
Arlana è il suo nome e compie un atto orribile: rapire un bambino dalla culla, il principe ereditario.
Quindici anni dopo della strega non si sente più parlare.
Eppure un altro fatto strano accade nelle terre calme abitate dall’uomo.
La principessa Nara scompare all’improvviso, trascinata, si pensa, sui Monti Gialli, dimora di un temibile Orco.
Phelan è innamorato della principessa e decide di andarla a salvare, costi quel che costi.
La mia opinione su Le cronache di Zi, Jean-François Chabas
Jean-François Chabas, autore che conosciamo bene qui su Zebuk, firma una trilogia di cui questo volume rappresenta la prima parte.
Le cronache di Zi è un romanzo che si apre con una prima parte spaventosa con protagonista la strega Arlana e i suoi mille incantesimi.
Nella seconda parte invece si sviluppa il personaggio di Phelan, adolescente coraggioso, un po’ sventato, che sta per cambiare totalmente la sua vita.
Scappa da casa per salvare Nara.
Rinuncia alla sicurezza del focolare per inseguire i suoi sogni e il suo grande amore, pronto anche a morire.
Certo ha paura ma andando avanti nel suo viaggio si scoprirà più coraggioso e pronto di quanto avesse mai creduto possibile.
Buona lettura.
Le cronache di Zi
Jean-François Chabas
Gallucci, 2018, p. 144, €. 13,90