
Quando l’Amore vi chiama seguitelo, anche se le sue vie sono ardue e ripide.
Kahlil Gibran
Anche questo mese continuiamo a parlare Con tutto l’amore che c’è, perché non ne abbiamo ancora abbastanza e perché vorremmo che tutti facessimo più attenzione all’Amore che all’odio che purtroppo ancora circola nel mondo…
Abbiamo letto – e continuiamo a farlo – di tanti tipi di amore diverso e come abbiamo già detto qui quello che davvero vogliamo fare è conoscere per capire, “Per poter avere sempre il coraggio e la serenità di fare le proprie scelte nella più completa libertà” e per non avere mai, mai più, paura di amare, chiunque sia l’oggetto del nostro Amore:
La cosa importante non è l’oggetto dell’amore, ma l’emozione in sé
(Gore Vidal)
Date ai bambini amore, molto amore e ancora più amore… e il buon senso verrà da sé.
(Astrid Lindgren)
E per continuare a parlare d’Amore, in un altro modo ancora, con i più giovani conosceremo meglio Astrid Lindgren, un’autrice che io amo in modo particolare perché – come per tanti della mia generazione – le sue storie hanno fatto da sfondo alla mia infanzia: dai libri che leggevo con entusiasmo e voracità (e di cui provavo a mettere in pratica le avventure, mamma perdonami!…) al telefilm della più famosa Pippi Calzelunghe.
Nel tempo ho conosciuto e apprezzato tanti piccoli preziosi tesori meno noti ma non per questo meno importanti (da Ronja, la figlia del brigante a Vacanze all’Isola dei gabbiani a Rasmus a Kalle Blomkvist…), e credo proprio che valga la pena leggerla con i nostri ragazzi, per restituire un po’ della libertà che abbiamo loro negato, impauriti (noi adulti) dalle minacce e dai pericoli del mondo di oggi:
“E poi tornano alla loro grotta in quel posto selvaggio. Tutto è come prima, tranquillo e sicuro, il fiume che scroscia in basso, i boschi nella luce del mattino, non è cambiato niente. La primavera è nuova, ma non è cambiata.
– Non ti spaventare, Birk – dice Ronja. – Adesso arriva il mio grido di primavera!
E grida come un uccello, sempre più forte, un grido di gioia che arriva lontano, nel bosco.”
(Ronja)
Ecco. Il sentimento che provo ogni volta che leggo Astrid è quella Libertà totale. Quella che provavamo da piccoli, se avevamo la fortuna di vivere vicini alla natura, se potevamo far capriole senza che nessuno ci dicesse di non sporcarci, senza che ci fossero troppe strade e troppe auto a limitare il nostro orizzonte. Se potevamo inventarci nomi o parole nuove, se potevamo diventare d’un tratto investigatori privati e risolvere misteri usando la fantasia. Se potevamo gridare di gioia, imitando gli uccelli a primavera.
Quanti di noi desidererebbero tornare all’infanzia e vivere, rivivere in piena libertà un’avventura così?
Photo : stern.de