Trastulli d’animali, Yukio Mishima

È difficile immaginare che questa fotografia sia stata scattata pochi giorni prima dell’ultimo penoso incidente. tutti e tre hanno un’espressione veramente serena e lieta. Sembra proprio di leggervi: ecco il viso di persone che hanno fiducia l’una nell’ altra. La fotografia è stata subito donata all’abate del tempio Taisenji, che la conserva ancora con cura. Sulla banchina del magazzino per l’attrezzatura navale, sotto il sole cocente d’estate, abbacinati anche dal riflesso del mare sottostante, Ippei Kusakado con uno yukata bianco a piccolissimi motivi, Yuko con un abito bianco, Koji con maglietta da polo e pantaloni bianchi appaiono come un’unica candida macchia in cui spiccano solo i volti abbronzati, i colori sono innegabilmente vivi, ma è come se l’immagine fosse pervasa da una vaga oscillazione, si ha l’impressione che sia sfuocata. È naturale. Perché la macchina fotografica era stata affidata al barcaiolo e la fotografia scattata dalla barca che, nonostante l’assenza del vento, non poteva esimersi da un leggero ondeggiamento.

La mia recensione di Trastulli d’animali, Yukio Mishima

Yuko assiste suo marito Ippei ormai non autosufficiente da quando Koji lo ha colpito sulla testa rendendolo un invalido.
Il giovane Koji lo ha fatto per Yuko e anche perché non sopportava più il comportamento di Ippei.
Ora Koji è uscito di prigione dopo due anni e torna a vivere con la coppia nel piccolo paese di Iro.

Inizia così uno strano triangolo dove tutto è immobile e nessun cambiamento possibile, dove i due amanti vivono costantemente sentendosi scrutati e perseguitati dall’ombra di Ippei.

Si racconta che Yukio Mishima, pseudonimo di Kimitake Hiraoka, scrisse questo breve romanzo di getto in Italia, dopo aver assistito alla Scala alla rappresentazione del Fidelio.

La mia opinione su Trastulli d’animali, Yukio Mishima

Trastulli d’animali, considerato a torto un’opera minore del grande scrittore nipponico, è un ritratto spietato di un triangolo dove nessuno è senza colpa.

Il marito, ormai invalido, la moglie e il suo amante vivono sotto lo stesso tetto in una sorta di prigione di vetro dove tutti si osservano e si fiutano proprio come animali.
Yukio continua ad assistere il marito aiutata anche da Koji ed entrambi tentano di vivere la loro passione non riuscendovi perché incapaci di sentirsi liberi sotto lo sguardo di Ippei.

Trastulli d’animali racconta una storia dove amore e morte sono indissolubilmente intrecciate creando un’atmosfera di attesa continua e desideri inappagati.

Buona lettura.

Trastulli d’animali
Yukio Mishima
Feltrinelli, 2008, p. 160, €. 7,50

SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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