
Lo scorso giugno è nata una nuova collana per bambini edita da Margherita Edizioni chiamata L’orango rosa, che si focalizzerà su temi sociali e di attualità tra cui parità di genere, famiglie allargate, omogenitorialità, guerra, accoglienza, integrazione, comprensione della diversità e questioni ambientali.
Il primi due volumi sono Il filo rosso di Séverine Vidal e I due papà di Fiammetta di Emilie Chazerand.
La mia recensione di Il mio filo rosso, Séverine Vidal
Vi siete mai messi nei panni di un bambino che affronta la separazione dei genitori?
Che cosa prova? Come si sente?
Séverine Vidal ci racconta la storia di una bambina come tante al mondo che inizia una nuova vita, quella di figlia di genitori separati.
Tra la casa della mia mamma e quella del mio papà c’è un mondo.
Un mondo fatto di settimane alterne.
Una settimana con la mamma e una settimana con il papà.
Una settimana è tanto tempo.
Ben sette giorni, centinaia di ore, milioni di secondi!
Io ho steso un filo rosso per unire le mie due vite.
I genitori della protagonista di questa storia non si amano più, niente baci, niente abbracci solo saluti cortesi da lontano.
Prima di salutarli li prende per mano e immagina un filo rosso che li unisce ancora come una volta.
La settimana con il papà è buffa e divertente, fanno la lotta, il solletico e tanti scherzi mentre la settimana con la mamma è più tranquilla, guardano la Tv, cucinano, parlano della scuola e dei miei amici.
Alla sera quando va a dormire sogna di svegliarsi e ritrovare ancora la sua famiglia unita, sogna che tra mamma e papà ritorni la pace, non si illude che tornino insieme, ma che si possano parlare dinuovo e bere un caffè senza musi lunghi, sguardi storti e segreti.
La mia opinione su Il mio filo rosso di Séverine Vidal
Questo delicatissimo albo illustrato da Thomas Louis ci insegna che spesso i nostri figli sono molto più maturi di quanto noi crediamo, la protagonista accetta la separazione dei gentiori e vorrebbe che anche loro facessero lo stesso senza sentirsi in imbarazzo o inadeguati.
L’unico modo per farlo è comportarsi civilmente senza litigi e ripicche soprattutto davanti a loro.
Cos’è L’orango rosa
La casa editrice La Margherita ha deciso di creare questa nuova collana per sviluppare ed ampliare argomenti importanti nel percorso di crescita e di formazione dei lettori più piccoli.
Una “finestra sul mondo” di oggi che oltre alle tematiche sopra elencate toccherà anche le più disparate questioni legate all’attualità, per presentare attraverso una forma, uno stile e un linguaggio consoni alla linea editoriale della Margherita, riflessioni stimolanti sulla società di oggi.
Il logo scelto è appunto un orango animale nel quale sono insiti diversi valori che ben rappresentano lo spirito di questa nuova collana. Si tratta del mammifero che allatta più a lungo i suoi cuccioli (in media fino ai 7-8 anni di età, con punte di 9 anni, un record nel regno animale). Le madri suppliscono alle carenze ambientali (scarsità di cibo, siccità), attraverso sacrifici che permettono ai loro cuccioli di adattarsi a condizioni anomale.
Il colore rosa richiama il concetto di legame affettivo alla base del rapporto tra genitori e figli. In questo caso però, ancora una volta, riconduce anche a questioni sociali molto attuali, Un messaggio forte in difesa dei diritti umani, un richiamo al rispetto e alla civiltà nel confronto tra individui, non solo in ambito politico.
(ufficio stampa Il Castello Editore)
Il mio filo rosso
Séverine Vidal, Thomas Louis
La Margherita Edizioni, 2019, p. 48, €. 14,00