Pioveva a dirotto. Entrò nel parco e tirò dritto alla sua panchina preferita, la terza a sinistra. Vi si sedette schiacciando l’interruttore dell’autoasciugamento. Da sotto la panchina salì aria calda e in breve sedette su una panchina asciutta in una sfera d’aria asciutta. Osservava il lago e le montagne di fronte a lui. Con le mani spinse un po’ d’aria fresca attraverso a quella calda, verso la bocca, tirando due boccate d’aria di pioggia di fine estate.
Racconti che trasportano il lettore in mondi tra il reale e il surreale. Claudia Bergomi affronta il tema dell’incontro in questa raccolta di racconti vaghi, sognanti, con trame indistinte e contorni sfrangiati.
La recensione di Come acqua versata nell’acqua, Claudia Bergomi
Sembrava sortire le parole da un cappello, come parlano i matti, con l’aria da messia ma l’abito sporco e sgualcito, l’occhio che vede troppo lontano, dietro a chi gli sta di fronte, e l’angolo della bocca troppo umido.
– Arrivederci ragazzi, e buona fortuna. –
– A lei. – rispose lei.
Una raccolta di racconti, di minuscole gocce d’acqua che si legano l’una all’altra apparentemente senza alcun nesso, una raccolta di sogni e di incontri, di nessuno che incontra nessuno, di acqua versata nell’acqua, letteralmente, senza soluzione di continuità.
Claudia Bergomi
Youcanprint, 2019, pag. 152, € 12,90
ISBN: 978-8831648455