Solo David, Eleanor Hodgman Porter

In alto sul fianco della montagna, isolata in una radura, si trovava la capanna. Costruita alla buona, era comunque calda. Dietro, le pareti della montagna si stagliavano contro i venti del nord, spiccando grigio-bianche al sole. Davanti, una minuscola distesa verde scendeva piano verso un altro crepaccio della montagna, fra uno scarno boschetto di pini e abeti. Sulla sinistra, un sentiero si perdeva nella profonda foresta. Sulla destra, però la montagna sprofondava di nuovo per aprire alla vita il panorama che a David era il più
caro di tutti: la vallata che andava perdendosi in lontananza; lo specchio argenteo del lago con il fiumiciattolo, un nastro lungo srotolato; e al di sopra, le tinte grigie, verdi e violacee dei monti che si arrampicavano, una spalle dell’altra, fino alle cime più alte che si ergevano dentro la vasta cupola del cielo.

La recensione di Solo David di Eleanor Hodgman Porter

Su in montagna vive David, dieci anni, insieme a suo padre.
La vita dei due è completamente isolata ma non sentono la mancanza della società.
La montagna è insieme rifugio e amica meravigliosa.
Il ruscello canta e racconta, le foglie narrano eventi straordinari, il laghetto che riluce a fondo valle è uno spettacolo nuovo ogni giorno e David vive circondato dalla natura e dalla sua bellezza, pago di tutto.
Padre e figlio suonano il violino e David attraverso la musica esprime ogni sentimento e bellezza che incontra.
Purtroppo una vita così idilliaca e perfetta non può durare.
Un giorno il padre chiama David e gli dice che partiranno per la città ma, durante il viaggio, l’uomo, già malato, muore in un granaio dove i due si erano fermati per la notte.
David è profondamente scosso anche perché non capisce fino in fondo cosa sia la morte, dal momento che nessuno gliene ha mai parlato.
La coppia che vive nella fattoria decide di ospitare il bambino anche perché nessuno sa il cognome di David e i biglietti lasciati dal padre prima di morire risultano illeggibili.
Il bambino, man mano che passano i giorni e poi i mesi si abitua alla vita in fattoria divenendo in poco tempo amico di tutti.

La mia opinione su Solo David di Eleanor Hodgman Porter

Aveva sempre voluto che soltanto il buono e il bello trovassero posto nella gioventù di David. Non voleva che il male, l’infelicità e la morte dovessero restare indefiniti nella mente del bambino, soltanto che doveva mancare la loro ineluttabilità. Intendeva riempire i pensieri infantili solo con il buono e il bello in modo che non ci fosse posto per altro. Tale era stato il suo piano.

Solo David è finalmente disponibile in italiano, con la traduzione di Elizabeth Harrowell, nella collana Five Yards, della casa editrice Flower-ed.
Una storia meravigliosa, commovente, emozionante.
David è un personaggio adorabile che non si abbatte mai.
Trova conforto e meraviglia ovunque e la natura è per lui fonte inesauribile di gioia. E David questa gioia la regala anche agli altri portando sorrisi, calore e la sua musica.
Tutti verranno toccati dalla bontà del ragazzo e lo stesso lettore non potrà non sentirsi sopraffatto da una storia così intensa.

Solo David racconta una storia di gentilezza, amore per la natura e meraviglia.
E ci ricorda di come l’animo dei bambini sia puro, di come basti un cielo azzurro e un prato dove giocare per essere felici.
Di come i fiori abbiano faccine sorridenti e i pini di notte raccontino storie segrete, della bellezza di una passeggiata durante un temporale e di come tutto debba essere accordato affinché la vita ci sorrida.

Solo David è un romanzo che rimarrà a lungo nella mente del lettore perché un personaggio così buono, generoso e magnificamente puro è un dono impagabile.
Buona lettura.

Solo David
Eleanor Hodgman Porter
Flower-ed, 2019, P. 236, €. 16,00

SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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