Ho sempre pensato che non mi piacesse correre.
A parte qualche sport di squadra, praticato in maniera disordinata e poco disciplinata in gioventù, non avrei mai pensato che un giorno questo appuntamento fisso con la corsa mi avrebbe contraddistinto: per molti, infatti, sono Marco “quello che corre”, forse ancor prima di Marco aspirante editorialista. Ho iniziato a correre più o meno otto anni fa, dopo un infortunio alla caviglia durante una partita di basket e adesso non posso smettere: corro tutti i giorni, corro in vacanza, al mare o in montagna non fa differenza, corro quando sono in trasferta per lavoro. Anche i sogni li faccio di corsa.
Chi siamo quando nessuno ci osserva? Possiamo davvero sentirci al sicuro? È realmente plausibile, in tali circostanze, riuscire a indossare e sfoggiare la parte più limpida di noi stessi? I protagonisti dei racconti che compongono la presente silloge prendono vita tra le pagine col desiderio di rispondere a queste domande, compiendo azioni apparentemente insignificanti e che invece restituiscono alle storie autenticità e tutta la grazia che può nascondersi dietro le banalità, le paure, le sofferenze e le speranze di cui sono intrinseche le loro esistenze. Una raccolta di outfit dimenticabili, ma di reazioni e gesti indimenticabili perché radicati in profondità in ognuno di noi. Uomini e donne sull’orlo della perdizione, studenti squattrinati, scrittori precari, giocatori d’azzardo, genitori sciagurati e figli egoisti che, con ironia e disincanto, scavano a fondo nella loro interiorità solo per scoprirsi vulnerabili, fallibili e, proprio per questo, umani.
La recensione di I vestiti che non metti più di Luca Murano
Abbiamo avuto il piacere di conoscere Luca Murano già dalla sua prima raccolta di racconti “Pasta fatta in casa. Sfoglie di racconti tirate a mano“.
Anche con “I vestiti che non metti più” Luca Murano pubblica una raccolta di racconti che, fin dalla prima riga, mi hanno fatto riscoprire le sensazioni del primo libro. Ogni personaggio di ogni racconto è reale, molto attuale, pieno di paure, un personaggio in cui ognuno può rispecchiarsi o riconoscere una persona a lui vicino.
I racconti non hanno significati profondi ma raccontano quotidianità con piccole perle che si scovano leggendo tra le righe.
I racconti spaziano su tutti gli argomenti: dall’amore ai tradimenti fino ai rapporti con la famiglia e ai distacchi.
La scrittura di Luca Murano è lineare, descrittiva, e si fa leggere senza fatica.
Una lettura semplice ma consigliata.
Buona lettura!
L’autore: Luca Murano
Luca Murano è nato nel 1980 a Sant’Angelo Lodigiano (LO). Dal 2009 vive in Toscana, dove si occupa di logistica. Oltre a curare Vai Come Sai, il suo blog di scrittura, negli anni ha pubblicato diversi racconti su riviste letterarie indipendenti. Nel 2018 ha esordito nel mondo dell’editoria con Pasta fatta in casa. Sfoglie di racconti tirate a mano.
I vestiti che non metti più
Luca Murano
Dialoghi, 2021, 130 pag., € 14.00