Mio fratello muore tante volte al mese.
È mia madre a chiamare per avvertirmi della dipartita.
– Tuo fratello non mi risponde al telefono, – dice in un sibilo.
Per lei il telefono certifica la nostra permanenza sulla terra, in caso di mancata risposta non esistono altre spiegazioni che una cessata attività vitale.
La recensione di Niente di vero di Veronica Raimo
In un lungo racconto, tra salti temporali, sincerità disarmante, ironia e l’eterna domanda del lettore – sarà tutto vero? – Veronica Raimo ci fa conoscere la sua famiglia e ci spiega come è sopravvissuta a continui e infiniti tramezzi divisori, madri moleste e capaci di trovarti in capo al mondo, fratelli preferiti, parenti serpenti e crudeli, misurare il seno con la tazzina di caffè credo raggiunga l’apice dell’insensibilità, e traslochi fisici e amorosi.
Il libro è una narrazione ininterrotta, un flusso di coscienza che si dipana a partire da una telefonata, l’ennesima della genitrice, e che arriva a raccontarci vizi, virtù e segreti della famiglia Raimo con una prosa ironica, tagliente, priva di pudore, capace di scavare e mettersi a nudo.
La mia opinione su Niente di vero di Veronica Raimo
Niente di vero di Veronica Raimo è una lettura folgorante, un romanzo supportato da una scrittura ferrea, perfetta, che pur in una narrazione senza filo temporale riesce a non far sentire mai il lettore sperduto.
Chi siamo noi? Siamo il prodotto di genitori e parenti? E in caso come ci si libera da ciò che ci ha formato?
La risposta è che non ci si libera mai ma forse, come fa Veronica Raimo, raccontare, ricordare, o inventare all’occorrenza di sana pianta un ricordo, è l’unico modo per sopravvivere al nucleo originario e affrancarci dalle nostre radici.
Un libro disarmante, divertente, incredibilmente vivo e capace di mescolare rabbia adolescenziale, ossessioni, amori, lutti e amicizie perdute.
Buona lettura.
Niente di vero
Veronica Raimo
Einaudi, 2022, p. 176, €. 18,00