Sirene, Emilia Hart

“Gli alberi maestosi, le vele svolazzanti, diafane nella luce. La polena a prua: riccioli di legno che ricadono sui seni sodi, la coda arricciata e scintillante come il corpo di un serpente. Una sirena.”

Un nuovo romanzo di Emilia Hart dopo Weyward. Una storia appassionante: quattro donne separate dal tempo ma legate più di quanto possiamo immaginare.

La recensione di Sirene, Emilia Hart

2019. Lucy si sveglia di colpo: è a cavalcioni del suo ex ragazzo, sul letto di lui, con le mani strette intorno alla sua gola. Non comprendendo cosa sia successo, terrorizzata, fugge dalla sorella Jess, per chiederle aiuto e capire cosa le sia successo e capire soprattutto perché da un po’ di tempo a questa parte i suoi sogni siano popolati da una nave che affonda e da due sorelle naufragate.
1800. Mary ed Eliza, due sorelle anche loro, vengono strappate dalla loro casa in Irlanda e deportate in Australia, dove le aspetta un futuro ignoto, molto probabilmente da schiave. Forse anche peggio. Ma durante il terribile viaggio scoprono che al loro corpo sta accadendo qualcosa di misterioso…

“A Kerry, dove il mare sfiora la costa, un tempo viveva una merrow”, aveva cominciato. “La sua coda era argentata come le squame di un pesce e i suoi capelli rosso rubino come la palmaria palmata. La sua voce era la cosa più dolce che chiunque avesse mai udito. Una mattina vide un pescatore – un bellissimo pescatore, anche lui con una voce dolcissima – e i due s’innamorarono.”

La mia opinione su Sirene, Emilia Hart

Ormai lo sappiamo, sono allergica all’onda di fama che cattura e trascina certi campioni di incassi e di solito non mi avvicino alle novità troppo pubblicizzate finché non si calma il vocìo che hanno intorno.
Weyward però mi era così entrato nel cuore, e la copertina di Sirene – lo ammetto, non dovrei ma lo ammetto – era così incantevole che… ho ceduto alla tentazione.
Sirene è stato un pochino lento in partenza, ma poi è volato in un soffio fino alla fine. E io che continuavo a rallentare, a centellinare il piacere misterioso della storia, anche quando certi eventi facevano venire voglia di scappare a leggere l’ultima pagina per sapere…

Anche Lucy ha bisogno di sapere, di conoscere parti della sua vita che non sono così chiare. Ha fatto i bagagli in quattro e quattr’otto da un luogo che la soffocava e la minacciava, dove erano accadute cose gravi, che le pesavano addosso come macigni, ed è corsa dall’unica persona che l’ha sempre compresa, che l’ha sempre capita e protetta. Ma Jess non c’è, e non ha lasciato tracce di sé. Nella sua casa solo disordine, dipinti e un’immagine ossessionante: due donne (sorelle?) che si tengono per mano e vanno incontro al mare. Una nave. Code di sirena iridescenti. Lo stesso sogno che Lucy fa da un po’ di tempo, sua sorella lo dipinge. Qual è la soluzione al mistero? Cosa si nasconde dietro la scomparsa di Jess?

Un romanzo che seduce come un canto di sirena, una sorellanza che ricorda per certi versi quella di Weyward, una storia un po’ fantasy e un po’ mistero, che conquista lentamente ma a fondo, anche e soprattutto per la forza d’animo delle donne coinvolte. Che sono anche tutte le donne che stanno leggendo.

“Fondamentalmente questo romanzo parla della capacità dell’acqua – e della sorellanza – di guarire e trasformare. Se qualcosa ne è stato la vera fonte di ispirazione sono stati l’amore e il sostegno che mia sorella Katie mi ha mostrato (…)”

L’autore

Emilia Hart di origine anglo-australiana è nata a Sydney. Dopo aver studiato Letteratura inglese e Legge alla University of New South Wales, ha intrapreso la carriera dell’avvocatura, prima in Australia e poi a Londra, città dove vive oggi.

Sirene
Emilia Hart
Fazi Editore, 2024, p. 395, €. 20,00

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polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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