” (…) spiegandomi di fatto che non avevo vinto niente, che al mondo non c’era alcunché da vincere, che la sua vita era piena di avventure diverse e scriteriate proprio quanto la mia, e che il tempo semplicemente scivolava via senza alcun senso, ed era bello solo vedersi ogni tanto per sentire il suono folle del cervello dell’una echeggiare dentro il suono folle del cervello dell’altra.”
[L’amica geniale, Elena Ferrante]*
Come amante del cibo (dato che non posso proprio considerarmi foodblogger) e in qualità di inviata speciale di Zebuk ho partecipato ad una giornata-evento particolare, organizzata da Gabriella Ganugi, architetto, fondatrice della Palazzi Florence Association for International Education e da Simone De Castro, pastry & chocolate chef alla Florence University of the Arts.
Una giornata fatta di assaggi, di profumi, di parole, di sorrisi, di decisioni personali, di incontri, di nuove scoperte, di donne. E anche di qualche uomo.
Una giornata passata con donne foodblogger, che con passione ogni giorno si dedicano alla preparazione di piatti semplici o strepitosi, li fotografano con sapienza e li presentano sul web con le parole adatte.
Una giornata vissuta assieme a chi si dedica all’insegnamento ‘sul campo’, quello che preferisco, quello che non dà solo e soltanto le basi culturali ma soprattutto la pratica, necessaria ad imparare cosa significhi lavorare davvero:
“gli studenti imparano subito che devono essere disponibili e saper fare di tutto, dalla verifica di quel che manca in dispensa, all’apparecchiatura, al servizio a tavola”
questo il concetto fondamentale: ogni lavoro è composto da tutti i piccoli pezzetti che lo compongono e una delle cose più importanti da imparare è come si lavora in squadra.
Facciamo colazione, poi visitiamo il “Paese delle Meraviglie” che sta nel retro della pasticceria: lì ci sono studenti al lavoro, che imparano – sac a poche in mano – a dosare dolcezze al cioccolato; ci sono studenti a lezione, tutti col loro bravo grembiule legato in vita, con la toque calzata alla perfezione…
Ma è bene che il reportage della giornata dal punto di vista della gola lo facciano le foodblogger serie.
Ora parliamo di libri
Lo scaffale del bookcrossing, quando ci sediamo per il pranzo, è l’occasione per discutere di libri; ultimamente si sono moltiplicati quelli che parlano di cibo, o che citano sapori e profumi almeno nel titolo: sembra ci sia un grande interesse in questo senso, quasi una fame atavica da soddisfare, in molti lettori.
Da appassionata del genere, ammetto che alcuni di questi libri li ho già letti, mentre altri sono lì, pronti da assaporare sul mio comodino virtuale…
Per parlare di libri e di cibo, allora, abbiamo voluto coinvolgere le foodblogger che hanno partecipato all’evento, chiedendo loro di indicarci
“un libro – o anche una citazione, che abbia avuto e abbia tuttora un’importanza fondamentale nel vostro modo di vivere la cucina e il cibo”
I consigli delle nostre amiche foodblogger sono qui raccolti, così come ce li hanno donati: c’è chi ha lasciato un titolo, che già da solo dice molto, e chi ha preferito approfondire, spiegando i motivi della scelta. Vediamoli insieme, in rigoroso ordine alfabetico, e lasciamoci conquistare da profumi, parole, sapori:
Laura Adani
Il libro è La maga delle spezie di Chitra Banerjee Divakaruni, un libro che è pura poesia per me, ricco di immagini impalpabili. E’ una favola in cui la protagonista apre il libro dicendo:
«La mia passione sono le spezie. […] il calore che emanano mi scorre nelle vene. Dall’amchur, la polvere di mango, allo zafferano, tutte si piegano ai miei comandi. Un sussurro, e mi svelano proprietà segrete e poteri magici»
«Una tola di radice di loto bruciato alla sera con prishniparni, poche parole pronunciate nel modo giusto, e lui non saprebbe più starmi lontano»
Patty – Andante con gusto
Sono sempre stata una grande lettrice, propriamente una lettrice compulsiva, con periodi di passioni fulminanti. Verso i miei 18/20 anni ero tutta per la letteratura latino-americana, Marquez, Amado, la Laura Esquivel. Ma quella per cui ho avuto un vero e proprio colpo di fulmine è stata la Allende, di cui ho letto praticamente tutto fino alla delusione degli ultimi romanzi. Il libro che ha cambiato la mia visione per il cibo è stato Afrodita. Racconti, ricette e altri afrodisiaci. […] Il giorno che ho comprato Afrodita ho capito quanto il cibo possa essere messaggero d’amore e di intensità. […]
Ho fatto mia una frase, che cerco di ricordarmi ogni volta che posso, per prevenire il rimpianto:
“Mi pento delle diete, dei piatti prelibati rifiutati per vanità, come mi rammarico di tutte le occasioni di fare l’amore che ho lasciato correre per occuparmi di lavoro in sospeso o per virtù puritana. Passeggiando per i giardini della memoria, scopro che i miei ricordi sono associati ai sensi.”
Afrodita non è un libro di ricette ma un manuale di educazione sentimentale, un viaggio all’interno delle passioni, del contatto con il nostro lato fisico, della capacità di mettersi in gioco attraverso un linguaggio che non è solo quello del corpo. Tuttora quando ho un attimo, apro una pagina a caso e la leggo con divertimento, con leggerezza. Perché è proprio la leggerezza che l’autrice vuole comunicare. Ed io non sono mai stata una persona troppo leggera, purtroppo.
Teresa Balzano
Le mie ricette da… Italia, Grecia, Francia, Marocco, Svezia, Spagna di Jamie Olivier, l’unico libro di ricette che ho letto con interesse e mi ha fatto desiderare di essere in tutti i posti di cui si narrava!
Aurelia Bartoletti
Mi piacciono molto i libri di Kay Scarpetta, dove delitti, misteri e cucina vanno a braccetto, con una buon dose di medicina e chirurgia post mortem… Ecco, diciamo che con le mie origini da ex dipendente ospedaliera, tutto ciò che è legato alla medicina, mi stimola, e leggere che Key, la donna che dopo una giornata stressante, a contatto con le peggior situazioni che si possono immaginare, riesca a rilassarsi davanti a fornelli mentre cucina e stappa una buona bottiglia di vino, mi ha fatto sempre un certo effetto. Se si rilassa lei, figuriamoci io!
ha dato avvio al mio ‘cucinare’ e scrivere di cucina. Un libro dove i fatti e le emozioni della vita sono tutti indissolubilmente legati alle ricette che li accompagnano.
Sara Milletti
Io ti dico Estasi culinarie di Muriel Barbery!
Francesca Singerfood
Il libro che più che aver avuto un ruolo nel “modificare o adeguare” il mio modo di vivere la cucina, l’ha incarnato e lo rappresenta pienamente è La cucina del buon gustodi Simonetta Agnello Hornby
il libro che ha cambiato il mio modo di cucinare, di essere blogger e anche un po’ la mia vita è South Wind Through the Kitchen: The Best of Elizabeth David, la raccolta di alcuni dei suoi migliori scritti e ricette!
Simona’s Kitchen
Allora, io ne citerei due: il primo è Kitchen, di Banana Yoshimoto, l’ho letto quando ancora non ero sposata e non avevo una mia cucina, ma mi piacque il rapporto affettivo con la stanza in sé (infatti il mio blog si chiama ovviamente ‘la cucina di Simona’), il secondo invece, è Confortatemi con le mele. Nuove avventure a tavola, di Ruth Reichl, letto qualche anno fa, classica combinazione tra cibo-emozioni, che è poi il fil rouge del mio blog:
“Sostenetemi con focacce di uva passa,confortatemi con le mele,perché io sono malata d’amore”
Bene, con questa ultima citazione mi sembra che di suggerimenti per una scorpacciata di libri e cibo ce ne sia una buona quantità, o sbaglio?
Buon appetito, allora!
Pardon, Buona lettura!
Grazie a tutte le ragazze coinvolte, grazie per il loro impegno e per la loro disponibilità. E grazie a Gabriella, per averci dato la possibilità di conoscerci.
***
* ok, ve ne siete accorti: la citazione iniziale, apparentemente, sembra non entrarci per niente con la domanda posta alle nostre amiche foodblogger. Gabriella, interpellata come le altre partecipanti all’evento, mi ha proposto questa citazione, ammettendo che niente aveva a che fare con il cibo, bensì con l’amicizia. Interpretazione personale? A volte la vita ti riserva sorprese e nuove scoperte in luoghi e occasioni che nemmeno immagini…
Prendo appunti, me n’era sfuggito uno! Bellissima giornata ragazze, mi piace l’idea di questa raccolta di libri, non potevo leggere di meglio :*
Grazie Francesca! C’è da leggere e mangiare per un bel po’, vero?
Bei libri da prenderne nota. Una giornata che ripeterei subito domani.
un bacetto
Laura o Pippi
Splendido post, che terrò ben in mente perché contiene una lista di libri splendidi, alcuni dei quali non conosco e che adesso desidero leggere. E’ stata una giornata veramente ricca, profonda, che ricorderò per molto tempo. Un forte abbraccio e grazie per questa pagina. Pat