La ragazza di Kabul, Homeira Qaderi

«In questa terra è meglio essere una pietra che essere una ragazza», diceva mia nonna. E aveva ragione.

Una storia vera. Purtroppo. Una di quelle che non avremmo mai voluto leggere.
Ma conoscere è importante, anche per non ripetere, per evitare gli stessi errori.

Non riesco a ricordare un momento in cui il mio Paese non sia stato in guerra. La mia infanzia era cominciata con gli attacchi aerei, con le bombe che piovevano dal cielo, mentre io cercavo di contare i proiettili invisibili.

La recensione di La ragazza di Kabul, Homeira Qaderi

Homeira è sempre stata una “ribelle”: “Fai sempre cose che non dovresti fare” le dice sempre la madre.
Non ha conosciuto un giorno di pace, nella sua vita. È nata durante la guerra, ha vissuto sotto le bombe, sotto l’assedio dei soldati russi, cercando di sopravvivere ai combattimenti quotidiani tra russi e mujaheddin nelle strade sotto casa e ai soprusi dei soldati.

“Una volta partiti i russi, i bambini ricominciarono ad andare a scuola per recuperare gli anni di istruzione persi. Poco importava che le aule fossero ridotte a un cumulo di detriti, tombe di migliaia di bambini. Se c’erano i cancelli, mancavano i muri. Se c’erano i muri, mancavano le finestre. Vennero montate delle tende nei cortili, vere e proprie saune sotto il sole cocente.”

Poi, dopo solo due anni di relativa pace, nel 1992 arrivano i talebani e la vita per gli Afghani e soprattutto per le donne peggiora ancora.
Homeira Qaderi continua a comportarsi da ribelle, spinge se stessa e altre donne a rischiare per combattere la paura e ritrovare la propria libertà. Fino alla fine.

«Ho paura quanto te di essere uccisa», ammisi, «ma ho ancora più paura di essere sepolta viva per il resto della mia vita senza poter realizzare i miei sogni»

La mia opinione su La ragazza di Kabul, Homeira Qaderi

Una lettera infinita scritta a suo figlio, che non può vedere a causa della sua ribellione al marito, in cui racconta la sua vita, la sua voglia di essere libera e di poter leggere, imparare, insegnare.

Una storia cruda e vera sull’Afghanistan (ma su qualsiasi altra terra, su qualsiasi altra donna vessata) che tutto il mondo dovrebbe conoscere.
Forse avrei preferito il titolo tradotto nella versione originale, “Dancing in the Mosque”, che avrebbe dato qualche indizio in più… ma qualunque sia il titolo, La ragazza di Kabul di Homeira Qaderi, ha una forza tale che deve essere letto. Assolutamente.

Note sull’autore

Homeira Qaderi è una scrittrice, educatrice e attivista afghana. È nata a Kabul, durante l’occupazione russa. Ha pubblicato sei libri in Afghanistan e Iran, per i quali ha ricevuto premi prestigiosi. Questo è il suo primo libro scritto in inglese.

La ragazza di Kabul
Homeira Qaderi
Newton Compton, 2022, p. 256, €. 9,90

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polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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