“E’ passato molto tempo da quando ho posto piede per la prima volta sul ponte di questa terribile nave e io credo che i raggi del mio destino si stiano concentrando in un sol fuoco. Che gente incomprensibile! Sempre sprofondati in meditazioni, di cui non riesco a comprendere la natura, mi passano davanti senza notarmi. E’ una vera pazzia quella di nascondermi, perché questa gente non vuol vedermi: un momento fa stavo passando proprio sotto gli occhi del comandante in seconda; poco tempo prima mi ero spinto fin nella cabina del comandante, dove ho avuto l’occasione di procurcarmi l’occorrente per scrivere questo e quello che ho già scritto. Continuerò, di tanto in tanto, a scrivere questo giornale; è vero che non mi si offrirà alcuna occasione per trasmetterlo al mondo, ma non mancherò di tentare; all’ultimo istante chiuderò il manoscritto in una bottiglia e la getterò in mare”.
[tratto da “Manoscritto trovato in una bottiglia”, 1832]
Angoscia? Orrore? Mistero? Presenze soprannaturali? In Edgar Allan Poe c’è tutto questo e tanto altro…
Riprendendo tra le mani – dopo tanti tanti anni dalla prima lettura – questi Racconti, sono stata nuovamente investita da quel fascino per il mistero che avevo tanto amato e temuto… sono stata nuovamente rapita da quel ‘sospeso’ del quale Poe è un abile creatore, di quel ‘lasciato intendere’ che ti lascia con mille dubbi e nessuna certezza… mi sono insomma di nuovo innamorata del suo modo di scrivere.
I “Racconti del grottesco e dell’arabesco” parlano di ossessioni, di incubi, di misteri e di ombre (e non solo, perché vi si trovano anche piccoli brani di satira e persino alcuni comici, come “Perché il francesino porta il braccio al collo”, divertente spezza-tensione, direi…)
Ma questi racconti rivelano anche quanto possa essere profondo e sconfinato l’animo umano e quante paure nascoste ci siano in tutti noi. E il nostro bravo scrittore è abile, abilissimo a creare l’atmosfera giusta per farle venire a galla…
I RACCONTI DEL GROTTESCO E DELL’ARABESCO
Edgar Allan Poe
Orsa Maggiore Editrice, 1990, 439 pag.
ISBN 8823900093