I racconti del grottesco e dell’arabesco, Edgar Allan Poe

“E’ passato molto tempo da quando ho posto piede per la prima volta sul ponte di questa terribile nave e io credo che i raggi del mio destino si stiano concentrando in un sol fuoco. Che gente incomprensibile! Sempre sprofondati in meditazioni, di cui non riesco a comprendere la natura, mi passano davanti senza notarmi. E’ una vera pazzia quella di nascondermi, perché questa gente non vuol vedermi: un momento fa stavo passando proprio sotto gli occhi del comandante in seconda; poco tempo prima mi ero spinto fin nella cabina del comandante, dove ho avuto l’occasione di procurcarmi l’occorrente per scrivere questo e quello che ho già scritto. Continuerò, di tanto in tanto, a scrivere questo giornale; è vero che non mi si offrirà alcuna occasione per trasmetterlo al mondo, ma non mancherò di tentare; all’ultimo istante chiuderò il manoscritto in una bottiglia e la getterò in mare”.
[tratto da “Manoscritto trovato in una bottiglia”, 1832]

Angoscia? Orrore? Mistero? Presenze soprannaturali? In Edgar Allan Poe c’è tutto questo e tanto altro…

Riprendendo tra le mani – dopo tanti tanti anni dalla prima lettura – questi Racconti, sono stata nuovamente investita da quel fascino per il mistero che avevo tanto amato e temuto… sono stata nuovamente rapita da quel ‘sospeso’ del quale Poe è un abile creatore, di quel ‘lasciato intendere’ che ti lascia con mille dubbi e nessuna certezza… mi sono insomma di nuovo innamorata del suo modo di scrivere.

I “Racconti del grottesco e dell’arabesco” parlano di ossessioni, di incubi, di misteri e di ombre (e non solo, perché vi si trovano anche piccoli brani di satira e persino alcuni comici, come “Perché il francesino porta il braccio al collo”, divertente spezza-tensione, direi…)

Ma questi racconti rivelano anche quanto possa essere profondo e sconfinato l’animo umano e quante paure nascoste ci siano in tutti noi. E il nostro bravo scrittore è abile, abilissimo a creare l’atmosfera giusta per farle venire a galla…

I RACCONTI DEL GROTTESCO E DELL’ARABESCO
Edgar Allan Poe
Orsa Maggiore Editrice, 1990, 439 pag.
ISBN 8823900093

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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