Tendiamo spesso a pensare che le parole come “abuso, violenza, crimine” appartengano esclusivamente al mondo delinquenziale, a un sistema che non ci interessa di vicino, che può al limite affascinarci perversamente quando ne sentiamo parlare o leggiamo la cronaca nera sui giornali.
Molti di noi sono attratti dai dettagli di un delitto, dalle sue dinamiche, dalla storia e dal retroterra sociale e culturale che appartengono ai protagonisti di atti di violenza. In questo periodo in particolare, i media stanno riservando una morbosa attenzione alla criminologia, la scienza che studia il fenomeno criminale nella sua complessità soffermandosi sugli autori dei reati, le vittime, i tipi di condotta criminale e la conseguente reazione sociale.
I serial killer dell’anima, di Cinzia Mammoliti, è una sorta di manuale che insegna a riconoscere i manipolatori, ad evitarli e difendersi difendersi. Perchè spesso questo crimine non viene denunciato in quanto compiuto proprio dalle persone che più si amano.
Cinzia Mammoliti presenta in questo libro un percorso sviluppato nei vari capitoli: dalla base della manipolazione mentale, al riconoscimento di chi sia il manipolatore e di come egli comunichi. Ci si trova quindi a fare i conti con una relazione perversa che produce conseguenze sia fisiche che psicologiche. Come uscire quindi da questa relazione perversa? E una volta fuori, cosa ci si deve aspettare?
Un libro duro, vero, lo definirei quasi un saggio, che va letto a piccole dosi. Ma che va letto in quanto è un tema molto vivo nella società moderna.
I serial killer dell’anima
Cinzia Mammoliti
Sonda, 2012, 143 pag., € 12,50
ISBN 9788871066417