Victor Mancini è un ragazzo che vive di espedienti; per sbarcare il lunario utilizza un metodo infallibile che prevede una messinscena pericolosa nei ristoranti. Ogni sera in un posto diverso, nel bel mezzo della cena finge di soffocare per un boccone andato di traverso. Ed ogni sera un’anima buona tenta di salvarlo diventando per lui una specie di angelo custode, che lo segue e ogni anno al ricorrere dell’incidente gli invia dei soldi.
Dopo una carriera luminosa come finto morto si ritrova a contare su un gruzzolo costante di denaro, inviato da persone di cui non si ricorda più niente ma che gli sono grate per aver dato un senso alla loro vita.
Il libro comincia così:
Se stai per metterti a leggere, evita.
Tra un paio di pagine vorrai essere da un’altra parte. Perciò lascia perdere. Vattene. Sparisci, finchè sei ancora intero. Salvati. […]
Quello che succede qui all’inizio ti farà incazzare. E poi sarà sempre peggio.
Quello che trovi qui è la stupida storia di un ragazzino stupido. La stupida storia di vita vissuta di un tizio che mai al mondo vorresti conoscere
Leggendo riga dopo riga esplode tutto lo stile inconfondibile dell’autore, che con toni cinici e del tutto sopra le righe, ci racconta la geniale ironia della vita, che ti sorprende proprio quando credevi di aver capito tutto.
Victor non è solo un fannullone e un bugiardo; è il ritratto di chi lotta tutti i giorni per trovarsi un posto nel mondo, di chi commette tanti errori e ne prende coscienza con una risata. I dialoghi con il suo amico Denny durante la loro giornata lavorativa come figuranti in un set didattico dell’America del 700, è quanto di più divertente e dissacrante possa leggersi in giro.
Il protagonista Soffocare è perfetto per rappresentare le sfumature del nostro tema mensile; perso tra tanti dubbi, un buffone di corte che ha dentro di se molti momenti di sensibilità, anche se spesso li esterna con scelte strane e fuori da ogni contesto. Il forte legame con la madre malata è una parte molto dolce del libro, subito scalzata dalle pagine in cui viene raccontata l’ossessione per il sesso e per le serate fuori di testa. L’incontro con la dottoressa Marshall e tutto il progredire della loro storia è uno spaccato di vita, raccontato con immagini estreme, un riassunto delle storie d’amore che succedono spesso.
Il finale segue la falsariga di tutto il romanzo, con scene finali sorprendenti e mai scontate.
Leggetelo, credo che vi piacerà.
Perché la propria fine bisogna progettarsela.
Perchè una volta oltrepassato un limite, è impossibile fermarsi.
E non c’è via di fuga, per chi vive in fuga. Distraendosi. Evitando lo scontro. Aspettando che passi. Masturbandosi. Negando.
Soffocare
Chuck Palahniuck
Mondadori, 2003, p. 279, € 10,00
ISBN 9788804524380280
Traduttori: Matteo Colombo
Il mio preferito di Chuck!
Io non saprei scegliere…
Io invece devo proprio partire da zero…