Perché l’asino ha le orecchie lunghe? leggenda araba

Quando il Signore diede ad ognuno degli animali il proprio nome, anche l’asino ebbe il suo. Ma siccome era poco intelligente se lo dimenticava sempre, e chiedeva continuamente:
– Come mi chiamo?
– Ti chiami asino
– Ah, ecco, grazie, ora lo ricordo.
Poco dopo però tornava indietro a chiederlo di nuovo:
– Come mi chiamo?
E allora il Signore gli dava una tiratina d’orecchie e gli ripeteva:
– Ti chiami asino.
Però l’asino continuava a scordarsi il suo nome e una tirata d’orecchie dopo l’altra, gli si allungarono così tanto come le ha ancora oggi!

Nell’ultima favola che abbiamo letto mi sono accorta di non aver scritto come andava a finire per quella tartaruga antipatica, o meglio, me lo ha fatto notare la compagna di classe di mia figlia! 🙂
Il problema è che la sua storia non si trova nei libri acquistabili e quindi mi sono ripromessa di organizzare un pomeriggio di lettura e merende, in cui tirerò fuori il magico libretto. Chissà se ai bambini piacerà il finale della storia, o se avranno da ridire…file000952266358

Dato che ho imparato la lezione, oggi vi proponiamo una nuova leggenda, stavolta araba, trovata in rete. Anche grazie alla sua brevità la riportiamo per intero e vi lasciamo un suggerimento: perché non organizzare anche voi un pomeriggio con gli amichetti, a base di storie da leggere e da inventare? potremmo trovare nuovi finali alle storie che non ci hanno convinto, costruire i personaggi protagonisti, disegnare e colorare sul tema… e perché no? un paio di orecchie d’asino!

E poi ssshht, vi dico un segreto: vi ricordate della rubrica “Leggere è un gioco”? vorremmo ricominciare a raccontarvi modi, storie e attività da proporre ai vostri bambini, sempre all’insegna della lettura e delle mille attività che se ne possono tirar fuori, come da un magico cappello: quello della fantasia! Ci seguirete, vero? 😉

Image credits: morguefile.com

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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