
“Un giorno vidi per strada qualcosa che mi fece stare male. Era una donna che si tirava dietro un bambino per la mano . Il bimbo, che doveva essere suo figlio, era travestito da diavolo e trascinava il tridente per terra piangemmo a dirotto. Non c’è nulla di tanto espressivo quanto il volto di un bimbo piccolo: la bocca aperta in una smorfia disperata, gli occhi stretti, la pelle arrossata dallo sforzo …e che strilli!”
Lili è una ragazzina con i capelli lisci e neri, con occhi inespressivi ed un corpo simile ad un colibrì.
È timida, molto introversa e con pochi amici. Con la madre si sono trasferite da poco in una città grigia, rumorosa e con tanto smog e Lili l’ha soprannominata Brodaglia.
Anche la sua vita è altrettanto è noiosa come il posto dove vive.
E’ carnevale e a scuola si festeggia il martedì grasso e i bambini possono travestirsi.
Lili non sa cosa fare e come parlarne con la madre e va a scuola senza vestito di carnevale.
Il maestro si arrabbia molto e la punisce perché crede che lei sia superba.
Lili decide di raccontare tutto alla madre che le confeziona un abito da ballerina.
Ma il giorno seguente a scuola nessuno si presenta travestito.
Lili viene punita nuovamente perché la credono anticonformista, ma allo stesso tempo incuriosisce i compagni. E ora cosa le capiterà?
Una storia di scelte e di libertà…
Buona lettura.
Età di lettura: da 9 anni.
Lili libertà
Gonzalo Moure Trenor
Mondadori Junior, 2009, p. 108, € 7,50
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