ZeBuk Arte : Leonardo e la morte della Gioconda, G. P. Rossi

 

«Leonardo, che fate?» chiese subito il duca, chiamandolo per nome. «Non mangiate?»
«Eccellenza, ho visto qualcosa in un momento d’estro e devo catturarlo» replicò iniziando a tratteggiare i contorni di una donna; mi accorsi che stava ammirando Bianca e che era seduta di profilo accanto a lui.
«Che dipingete?» chiese curioso il duca.
«La gioconda ragazza» replicò Leonardo, indicando con lo sguardo Bianca.

Vi abbiamo parlato di ZeBuk Arte, ve ne ricordate?

Iniziamo col raccontarvi il primo dei libri che abbiamo letto per questa nuova rubrica:  tratteremo l’argomento Arte in un modo un po’ diverso dal solito, tuffandoci nei mondi dell’arte raccontati dai romanzi e non solo; saranno libri per ragazzi, romanzi a metà tra lo storico e l’invenzione e chissà cos’altro, ma tutti avranno in comune una cosa fondamentale: parleranno d’Arte. Sarà un modo diverso e magari intrigante di avvicinarsi ad una materia importante e ricca di stimoli per tutti.
Inizieremo con Leonardo da Vinci – in questo 2019 ormai quasi terminato si celebrano i 500 anni dalla sua morte e sono stati organizzati moltissimi eventi per festeggiarlo – e con una storia legata ad uno dei suoi capolavori più famosi: la Gioconda.

Allora, partiamo?

La recensione di Leonardo e la morte della Gioconda di G. P. Rossi

Leonardo sorrise. «Salai, tu vedi magia dove, invece, c’è scienza, e il male dove non capisci.»
[…] Mi guardò come fossi un bambino. «Credo nella scienza.»
«Non capisco.»
Si fermò dal suo camminare per spiegarmi meglio. «Vedi. Esistono piante, di cui le streghe hanno conoscenza e che sono in grado di farti vedere immagini che non esistono, o sentire suoni che non riusciresti mai a udire.»

Leonardo e la morte della Gioconda racconta di un manoscritto andato disperso e poi ritrovato, in cui sono registrati gli avvenimenti intorno all’avvelenamento di Bianca Giovanna Sforza, figlia di Ludovico il Moro e di Beatrice d’Este. Leonardo e il suo discepolo si troveranno coinvolti in misteri e magìe tra i vicoli di Milano, lungo i Navigli e nei quartieri più malfamati della città, e poi in Francia, alla corte di Francesco I, ancora perseguitati da morti misteriose, oscuri intrighi e dalla strega Arima, che continua a tormentare l’artista.

Il mio parere su Leonardo e la morte della Gioconda di G. P. Rossi

Nell’iniziare a raccogliere i primi dipinti mi cadde l’occhio su un quadro del maestro di cui feci una delle mie copie. Era la bellissima opera in cui la sensuale Leda, con una corona di fiori al collo, abbracciava il cigno, personificazione di Zeus.

Uno dei miei artisti preferiti, Leonardo: genio, pittore, scultore, poeta, scrittore, inventore, ingegnere… come si potrebbe descriverlo in una sola parola? Leonardo da Vinci è uno di quei personaggi più unici che rari di cui si può vantare di essere stata la culla il nostro paese.

In questo romanzo, complice un artificio ormai abbastanza utilizzato ma sempre interessante, si scopre che esiste un manoscritto in cui sono raccontate le avventure di Leonardo e di due suoi discepoli, Gian Giacomo Caprotti – il Salai – e Giovanni Francesco Melzi: l’indagine di Leonardo cammina per le strade della città, attraverso la voce e la vivacità del Salai, bussa alle porte di streghe malefiche e ascolta i sussurri di intrighi di corte, per poi arrivare in Francia, dove Leonardo è costretto a fuggire, alla corte di Francesco I: anche qui ci saranno misteri da chiarire, che daranno l’occasione di risolvere anche i vecchi enigmi. Sopra a tutto la scienza, in cui Leonardo crede fermamente e che sa essere giustificazione di ogni strano atto, di ogni mistero all’apparenza inspiegabile.

Un linguaggio scorrevole quello usato dall’autore, G. P. Rossi, una trama che incuriosisce e ammalia, alcuni accenni all’arte e alle opere di Leonardo e un pizzico di usi e costumi e di vita quotidiana della Milano del 1496; i roghi delle streghe, il mistero dell’avvelenamento di Bianca: tutto contribuisce a non smettere di leggere. Tutto porta a cercare di capire. E magari la soluzione si troverà davvero nei suoi dipinti, tra le pieghe del viso e il sorriso negli occhi delle sue modelle. Magari esiste davvero un messaggio nascosto tra le pennellate di uno dei suoi quadri più famosi, in quel sorriso misterioso e così affascinante…

Leonardo e la morte della Gioconda
G. P. Rossi
Diarkos, 2019, pag. 240, € 16,00
ISBN: 978-8832176162

Photo : touringclub.it

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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