Il visconte dimezzato, Italo Calvino

“C’era una guerra contro i turchi. Il visconte Medardo di Terralba, mio zio, cavalcava per la pianura di Boemia diretto all’accampamento dei cristiani. Lo seguiva uno scudiero a nome Curzio. Le cicogne volavano basse, in bianchi stormi, traversando l’aria opaca e ferma.
– Perché tante cicogne? – chiese Medardo a Curzio, – dove volano?
Mio zio era nuovo arrivato, essendosi arruolato appena allora, per compiacere certi duchi nostri vicini impegnati in quella guerra. S’era munito d’un cavallo e d’uno scudiero all’ultimo castello in mano cristiana, e andava a presentarsi al quartiere imperiale.
– Volano ai campi di battaglia, – disse lo scudiero, tetro. – Ci accompagneranno per tutta la strada.”

Fu così che – durante la prima battaglia a cui partecipò – il visconte Medardo di Terralba ricevette casualmente una cannonata che lo divise in due precise metà longitudinali: una venne salvata dai medici dell’esercito, l’altra venne trovata viva tra un cumulo di cadaveri e curata da un gruppo di eremiti.

La prima metà – il Gramo, quello salvato dall’esercito – tornò a casa seminando terrore ovunque: cattivo, perfido, crudele con chiunque, distruggeva tutto quello che trovava sulla sua strada. Ma aveva anche l’inaspettata dote dell’umorismo.

La seconda metà – il Buono, che giunse a casa molti anni dopo, in seguito ad un lungo pellegrinaggio, era fin troppo buono. E a volte risultava insopportabile per questo.

La storia dei due visconti dimezzati, che si affrontano persino a duello per affermarsi come ‘migliori’ e degni di vivere, è la soluzione trovata da Calvino per confermare che “il giusto sta sempre nel mezzo”, che “nessuno è perfetto”, che in tutti noi convivono due opposte caratteristiche, da coltivare insieme, da far crescere alla pari, perché in tutti noi esiste il buono ed il cattivo, il vizio e la virtù:

“[…] tutti ci sentiamo in qualche modo incompleti, tutti realizziamo una parte di noi stessi e non l’altra. […]”
[tratto da: Intervista con gli studenti di Pesaro dell’11 maggio 1983, pubblicata in Il gusto dei contemporanei, Quaderno n. 3, Italo Calvino, Pesaro 1987, p.9]

Nella speranza che ognuno di noi riesca a conciliare il più possibile le sue due parti, vi auguro una buona, buonissima, INTERA, lettura! 🙂

IL VISCONTE DIMEZZATO
Italo Calvino
Mondadori (collana Oscar junior), 2010, 133 pagine
ISBN: 978-8804598909

Età di lettura: dai 9 anni

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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