Questa settimana abbiamo pensato di proporvi 5 romanzi che parlassero di storie familiari.
Pagine ricche di sentimenti, drammi, sorrisi, avventure, problemi e grande determinazione.
Come sempre, la notra lista è personale, assolutamente incompleta…
Ed è per questo che, anche stavolta, vi chiediamo di aiutarci ad arricchire la selezione proposta con i vostri suggerimenti
Ed ora, prepariamoci ad entrare nelle case dei protagonisti dei prossimi romanzi…
Facciamoci guidare da loro attraverso le storie e le avventure di cui saranno protagonisti…
Buona lettura!
5 saghe familiari
- Agnes Browne mamma, Brendan O’Carroll: “Agnes Browne, trentaquattro anni, bella, proletaria, simpatia irresistibile, ha un banco di frutta e verdura al mercato del Jarro, turbolento quartiere popolare di Dublino, sette figli come sette gocce di mercurio e un’autentica venerazione per Cliff Richard. Purtroppo ha anche un marito che lascia i suoi guadagni agli allibratori, per poi rifarsi con lei a suon di ceffoni. Ogni mattina Agnes esce di casa alle cinque per incontrare l’amica Marion e iniziare insieme la giornata in allegria. Ogni venerdì gioca a bingo, per poi finire al pub di fronte a una pinta di birra e a un bicchiere di sidro. Non una gran vita, a parte le risate con Marion e le altre, al mercato. Finché, un bel giorno, Rosso Browne muore, lei rimane sola e comincia a godersi davvero l’esistenza. E l’inizio di un carosello di vicende esilaranti, in coppia con Marion, autentico genio comico, e alle prese con i figli che le propinano dilemmi adolescenziali, obbligandola a improvvisarsi consigliera (con grande spasso dei pargoli) o a vestire i panni dell’angelo vendicatore. Insomma, senza quel treppiede del marito attorno, la nostra Agnes pare tornata la ragazza dublinese che è stata – tanto che non manca uno spasimante, un affascinante bell’imbusto francese ignaro degli equivoci della lingua inglese. Intanto la vita continua, nella Dublino di fine anni settanta, tra gioie e dolori, un colpo basso della sorte e un girotondo di risate con Marion, i figli che crescono e, in testa, un sogno che sembra irrealizzabile.”(angela)
- La casa dipinta, John Grisham: “Luke Chandler, un bambino di sette anni, ci racconta un’America contadina di sofferenze e di incanti, l’Arkansas del 1952. Quello che sembra un idillio agreste, si rivela un luogo di mille tensioni: la violenza dei braccianti, la cupa paura di perdere il raccolto, l’affannosa lotta di un bimbo che si attacca alla propria innocenza. Ma Luke è costretto a crescere in fretta, e viene coinvolto in misteriosi avvenimenti che cambieranno per sempre il destino della sua famiglia.” (sil)
- Piccole donne, Louisa May Alcott: “La storia delle quattro sorelle March negli Stati Uniti della Guerra di Secessione: le loro esperienze difficili, i piccoli conflitti, ma anche le grandi amicizie e l’ambiente pieno di calore che le circonda. “Piccole donne” è il più famoso di quei romanzi che un tempo venivano detti “per signorine”. E lo è dichiaratamente. Ma, inserendosi nel canale di una tradizione che ha segnato i gusti letterari di un’epoca, Louisa May Alcott riesce a creare una storia eterna e sempre attuale, che ancora oggi viene letta dai giovanissimi di tutto il mondo.” (polepole)
- La vita segreta delle api, Sue Monk Kidd: “South Carolina, 1964. Lily Owens, quattordici anni, cresce con il padre violento e l’amatissima governante nera, generosa ed estroversa. Quando, cercando di sapere qualcosa sulla madre, morta durante l’infanzia della protagonista, Lily fugge di casa, ad accompagnarla sarà proprio la governante che, insieme ad altre due straordinarie donne, inizierà la ragazza ai segreti dell’apicoltura. E in quel mondo di api e di miele, scandito dai ritmi della natura, Lily troverà finalmente una nuova e più serena realtà, rischiarata dall’affetto e dalla tolleranza.” (piccolastellaincielo)
- Cent’anni di solitudine, Gabriel Garcia Marquez: “E’ la storia centenaria della famiglia Buendia e della città di Macondo. In un intreccio di vicende favolose, secondo il disegno premonitorio tracciato nelle pergamene di un indovino, Melquiades, si compie il destino della città dal momento della sua fondazione alla sua momentanea e disordinata fortuna, quando i nordamericani vi impiantarono una piantagione di banane, fino alla sua rovina e definitiva decadenza. La parabola della famiglia segue la parabola di solitudine e di sconfitta che sta scritta nel destino di Macondo, facendo perno sulle 23 guerre civili promosse e tutte perdute dal colonnello Aureliano, padre di 17 figli illeggittimi e descrivendo in una successione paradossale le vicende e le morti dei vari Buendia.” (elisa)
bè, si può sicuramente aggiungere “la casa degli spirirti” di Isabel Allende e tanti altri suo romanzi (troppi altri…io a un certo punto ho smesso di leggerli…fiuffiù)
Grazie! In effetti La casa degli spiriti è stato uno dei libri che ci è venuto in mente praticamente subito…non lo abbiamo inserito soltanto perchè il romanzo era stato citato in una recente classifica 🙂
I Malaussène di Pennac!
eccola la ritardataria!! 🙂
🙂
concordo con la lista, ma che ne dite de I Buddenbrook di Thomas Mann? secondo me è una storia affascinante, scritta in modo meraviglioso con una ricchezza di particolari e situazioni che non abbondoneranno il lettore tanto facilmente!
E’ piaciuta tantissimo anche a me! Passa il film per la tv su Sky in questi giorni: ma è di un nioso pazzesco!
concordo..il povero Thomas Mann si rivolta nella tomba secondo me…
I pilastri della terra.
Piano piano ve le elenco tutte: peggio per voi! 😀
Beh ma lo scopo è proprio quello di tirare fuori titoli 🙂