Daniel Stein Traduttore, Ludmila Ulitskaya

    Partendo dalla premessa che già il tema del romanzo non è dei più facili sia in termini di Storia che in termini di comprensione e conoscenza, e che per di più l’autrice utilizza lo stile giornalistico come filo conduttore di tutte le vicende, non propriamente lineare e utile alla lettura, non si può comunque non definirlo un buon lavoro.

    La storia (ispirata ad una storia vera) è quella di Daniel Stein, ebreo convertitosi successivamente al cattolicesimo, che prima militerà tra le file della Gestapo (come traduttore, appunto) per poi riuscire a far evadere trecento ebrei dal ghetto di Emsk, il tutto ripercorso, a grandi linee, con interruzioni, testimonianze, vecchie lettere e cartoline da chi Stein l’ha conosciuto, amato, osannato.

    Sicuramente un libro di non facile lettura e comprensione, che ripercorre un tema (l’Olocausto) già affrontato in altri romanzi ma che trova una sua singolarità nell’approccio al lettore, catapultato all’interno della vita di questo giovane uomo dalle tante sfaccettature.

    La Ulitskaya (già vincitrice di numerosi premi nel suo Paese, più “di nicchia” nel nostro), a detta di molti estimatori ed esperti, rappresenta la tradizione della grande letteratura russa, e per la sua stessa esperienza di vita (figlia di intellettuali moscoviti, fa della libertà psicologica e della cultura i cardini dei suoi romanzi), ha saputo esprimere con grande sicurezza e veridicità le vicende di Stein, portando alla fine di tutto un grande messaggio, al di là della storia del singolo, che è valsa ben 500 pagine.

    DANIEL STEIN TRADUTTORE
    Ludmila Ulitskaya
    Bompiani  (collana Narratori stranieri Bompiani), 2010, P. 558, €. 22,00

    Disponibile anche in ebook

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