E il cuore mi va in pezzi, certo, in ogni momento di ogni giorno, in più pezzi di quanti compongano il mio cuore, non mi ero mai considerato di poche parole, tanto meno taciturno, anzi non avevo proprio mai pensato a tante cose, ed è cambiato tutto, la distanza che si è incuneata fra me e la mia felicità non era il mondo, non erano le bombe e le case in fiamme, ero io, il mio pensiero, il cancro di non lasciare mai la presa, l’ignoranza è forse una benedizione, non lo so, ma a pensare si soffre tanto, e ditemi, a cosa mi è servito pensare, in che grandioso luogo mi ha condotto il pensiero? Io penso, penso, penso, pensando sono uscito dalla felicità un milione di volte, e mai una volta che vi sia entrato.
A New York un ragazzino riceve dal padre un messaggio rassicurante sul cellulare: “C’è qualche problema qui nelle Torri Gemelle, ma è tutto sotto controllo”.
È l’11 settembre 2001.
Tra le cose del padre scomparso il ragazzo trova una busta col nome Black e una chiave: a questi due elementi si aggrappa per riallacciare il rapporto troncato e per compensare un vuoto affettivo che neppure la madre riesce a colmare.
Inizia un viaggio nella città alla ricerca del misterioso signor Black: un itinerario ricco di incontri che lo porterà a dare finalmente risposta all’enigmatico ritrovamento e ai propri dubbi. E sarà soprattutto l’incontro col nonno a fargli ritrovare un mondo di affetti e a riaprirlo alla vita.
MOLTO FORTE, INCREDIBILMENTE VICINO
Jonathan S.Foer
Guanda (collana Narratori della Fenice), 2005, P. 351, €. 18,00
Sei mesi per riuscire a finire di leggere questo libro. Riconosco l’originalità ma credo che “o lo si ami o lo si odi”…e io l’ho trovato davvero irritante.
Io ho cercato di leggerlo per ben due volte a distanza di anni, non sono mai riuscita ad andare oltre le 30 pagine….
E con questi commenti avete appena ottenuto la mia prenotazione del libro in biblioteca! La sfida verso gli illeggibili continua… 🙂
Grazie di aver stimolato ancora una volta la mia voglia di sapere!