Non lasciarmi, Kazuo Ishiguro

Mi chiamo Kathy H. Ho trentun anni, a da più di undici sono un’assistente. Sembra un periodo piuttosto lungo, lo so, ma a dire il vero loro vogliono che continui per altri otto mesi, fino alla fine di dicembre. A quel punto saranno trascorsi quasi esattamente dodici anni. Adesso mi rendo conto che il fatto che io sia rimasta per tutto questo tempo non significa necessariamente che loro abbiano grande stima di me. Ci sono ottime assistenti a cui è stato chiesto di abbandonare dopo appena due o tre anni. E poi me ne viene in mente almeno una che ha operato per oltre quattordici, malgrado fosse un’assoluta nullità. Quindi non ho nessuna intenzione di darmi delle arie.

Hailsham.
E’ il nome del collegio immerso nella campagna inglese, isolato dal mondo esterno, nel quale troviamo Kathy, Tommy e Ruth, gli alunni protagonisti di questa storia.
Le loro giornate sono scandite dalle lezioni di arte, storia e letteratura che vengono impartite dai tutori.
Ad Hailsham è privilegiata e incoraggiata la creatività: i lavori migliori degli studenti vengono selezionati da “Madame”, una figura avvolta dal mistero, che li conserva in una galleria personale.
Al compimento dei sedici anni Kathy, Tommy e Ruth terminano gli studi ad Hailsham e si trasferiscono nei Cottages per completare la loro educazione.
Il loro destino è, però segnato dalla nascita: sarà nella seconda parte del loro “addestramento” che scopriranno che lo scopo della loro nascita è quello di diventare prima assistenti e poi donatori.
La realtà è di quelle inquietanti:
Gli studenti di Hailsham sono, in realtà dei cloni creati in laboratorio allo scopo di fungere da donatori di organi per i malati.
Il vero dilemma del libro è il perchè i tre protagonisti, una volta scoperto il perchè della loro esistenza, accettino la propria condizione senza nemmeno tentare di ribellarsi, di fuggire.
O, anche, di provare a vivere una vita diversa da quella alla quale sono predestinati.
Restano e attendono che si compia il loro destino.

Leggendo Non lasciarmi, la domanda che viene più spesso a galla è:
Il mondo è davvero così privo di speranza per il futuro?
Non mi capitava di leggere pagine così intense, cupe, inquietanti dai tempi di The Giver di Lois Lowry.
Solo che, il mondo descritto in questo romanzo, è tutt’altro che perfetto.
E’ esattamente il tipo di mondo che non vorremmo mai vedersi realizzare.
Perchè gli studenti di Hailsham sono le ombre viventi degli uomini, quelli “veri”, destinatari della vita, dell’amore, della sofferenza e anche della felicità.
Il romanzo di Ishiguro ti lascia addosso la voglia di sapere cosa provassero quelle ombre, quali desideri e aspirazioni (represse) avessero.
E, soprattutto, fino a che punto è lecito spingersi in nome della scienza.

Da questo romanzo è stato tratto l’omonimo film, diretto da Mark Romanek e interpretato da Keira Knightley, Andrew Garfield e Carey Mulligan.

Non lasciarmi
Titolo originale: Never let me go
Autore: Kazuo Ishiguro
Einaudi, 2006, 291 pag.
ISBN 9788806172190

Silbietta
40enne, mamma di una ex Vitellina, moglie di un cuoco provetto. Le mie passioni: lettura e scrittura. E ZeBuk. Fresca Expat in quel di Londra, vago come un bambino in un negozio di giocattoli nei mercatini di libri usati. Forse è questo il Paradiso!

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