Il vento viene da Ovest, Sàndor Marai

Ogni mattina il viaggiatore si mette in marcia con estrema prudenza,valuta con una strategia ponderata fattori spaziali e temporali,riflette sui singoli passi e movimenti. Guida alla mano,si avvia a esplorare una regione abitata da una tribù straniera. Bisogna fare attenzione alla direzione del vento,alle piste,ai segnali stradali,alla natura e ai pregiudizi dei nativi,alle usanze delle tribù addomesticate e di quelle selvagge,ai cibi e alla valuta. Ancora oggi un viaggio attraverso l’America è più un viaggio di esplorazione che un viaggio tradizionale.

La recensione di Il vento viene da Ovest di Sàndor Marai

Alla fine degli anni cinquanta Sàndor Marai compie un viaggio da San Francisco a New York.
Tutto è descritto dettagliatamente.
Le case decorate e color pastello di San Francisco, Los Angeles con le sue divinità del mondo del cinema, la California con i suoi vigneti ordinati a perdita d’occhio ma dove l’uomo non ha ancora imparato a bere vino.
Poi si arriva in Messico, San Diego, il deserto in Arizona, la Florida con le sue città a misura di pensionato.

La mia opinione su Il vento viene da Ovest di Sàndor Marai

L’autore coglie lo spirito di un paese giovane che ha davanti a sé tutte le opportunità per scegliere cosa diventare ma forse non ha capito quale grossa responsabilità comporti questo.

Un diario che è guida turistica e diario intimo di un’America vista con gli occhi dell’esule europeo ma anche un’occasione per conoscere un grande scrittore ungherese.

IL VENTO VIENE DA OVEST
Sándor Márai
Mondadori  (collana Oscar bestsellers), 2009, P. 154, €. 9,00

SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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