Per gli appassionati dei generi “Cultura” e “Biografico”
* La mia lotta (2) * di Karl Ove Knausgard (Ed. Ponte alle Grazie, trad. di Lisa Raspanti, pp. 590, euro 22,00). Dalla morte alla vita. Dall’essere figlio all’essere padre. È questo il passaggio compiuto da Karl Ove Knausgård nel secondo episodio dell’autobiografia “La mia lotta”. Lasciato alle spalle il triste ricordo paterno, Knausgard si apre alla gioia di una famiglia tutta sua, di una nuova vita in Svezia – in una cultura così vicina e tuttavia così lontana da quella norvegese -, accanto alla seconda moglie, Linda, e ai loro tre bambini. Cambia lo scenario, ma per Knausgard la lotta non è certo finita: per quanto desiderata e ricca d’amore, infatti, la vita di coppia rappresenta una dura sfida quotidiana, la continua ricerca di un equilibrio tra le proprie esigenze e quelle dell’altro, tra il bisogno di condividere e la difesa dei propri spazi e dei propri silenzi, l’urgenza di restare fedeli a se stessi. Agli affanni dell’uomo si unisce il misto di slancio e frustrazione dello scrittore, che sperimenta ogni giorno il faticoso rapporto di odio-amore con la propria arte, nei confronti della quale si sente sempre dolorosamente inadeguato, ma da cui non riesce a staccarsi. E ancora una volta, accettando di abbandonarsi all’impetuoso fiume di parole di Knausgard, non si può non restare affascinati dalla potenza e dalla crudeltà di uno strumento quale è la scrittura, capace di andare al fondo dell’essere umano, mettendone coraggiosamente a nudo le più nobili ricchezze e le più misere meschinità.
Per gli appassionati del genere “Cultura”
* Il porto dell’amore * di Giovanni Comisso (Ed. Longanesi, pp. 216, euro 19,60). Continua la ripubblicazione delle opere di Giovanni Comisso con la riedizione del suo primo libro in prosa. Scritto dopo l’esperienza fiumana, “Il porto dell’amore” venne pubblicato per la prima volta nel 1924 e successivamente nel 1928 all’interno del volume “Al vento dell’Adriatico”. Sebbene l’ispirazione venisse dall’avventura irredentista, non si pensi però che la matrice del libro sia politica o rivoluzionaria. Come rivela il titolo, si tratta piuttosto di una rievocazione delle sensazioni che toccarono l’animo dell’autore, suscitate dai volti dei giovani che lo circondavano, dalle bellezze del paesaggio adriatico, dai sentimenti di un’impresa entrata nella memoria collettiva. Eugenio Montale lo definì un “libretto carnale e febbrile che avvampa e trascolora, è appena un libro ed è ancora una malattia”.
Per tutti
* Le notti sembravano di luna * di Laura Bosio (Ed. Longanesi, pp. 216, euro 16,60). Italia, anni Sessanta. Caterina ha dieci anni e un unico desiderio: vuole diventare una ciclista e correre al Giro d’Italia. Quello che non sa, o che forse preferisce ignorare, è che negli anni del boom economico per una bambina è impossibile diventare un corridore professionista. D’altra parte quel sogno è il suo unico modo per sentirsi felice e sfuggire a una quotidianità scandita da un padre infelice, diviso tra un lavoro che non lo soddisfa e una famiglia che non lo consola, e da una madre bella, inquieta, eccessiva in tutto. Tutto procederà in un’apparente immutabilità fino a quando, nel 1964, un episodio cambierà per sempre le loro vite e spezzerà, forse, il sogno di Caterina.
* Una stella tra i rami del cielo * di Annabel Pitcher (Ed. Salani, trad. a cura degli allievi della Scuola TuttoEuropa, pp. 210, euro 14,80). Tutti continuavano a dire che col tempo sarebbe passata, ma Jamie sa che è soltanto una di quelle bugie che i grandi dicono nelle situazioni difficili. Da quando sua sorella Rose è morta in un attentato sono passati cinque anni, e ora è peggio che mai: il papà beve, la mamma se n’è andata con un altro e a Jamie sono rimaste tante domande a cui deve rispondere da solo. Anche sua sorella Jasmine, la gemella di Rose, non sembra essersi ripresa: si è tinta i capelli di rosa, si è fatta un piercing e ha smesso di mangiare. Jamie però ha deciso di salvarsi: gioca con il suo gatto Roger, pensa alla maglietta di Spider-Man che desidera tanto e fa amicizia con Sunya, una bambina musulmana, cercando di tenerlo nascosto al padre. Quando un giorno vede alla tv l’appello per partecipare a una trasmissione di giovani talenti, sogna che possa essere un modo per salvare la sua famiglia. Sullo sfondo del piccolo mondo di Jamie rimbombano le grandi questioni dell’umanità, ma è la sua voce trasparente e pura, sono i suoi occhi ingenui di bambino che danno la misura della forza che hanno soltanto le cose essenziali: l’amore della mamma, la verità della morte, l’immensità della vita.
Per gli appassionati del genere “Thriller, Horror, Noir”
* L’osservatore * di Franck Thilliez (Ed. Nord, pp. 426, trad. di Mara Dompè, euro 18,00). Ludovic è un appassionato cinefilo e quando trova alcune vecchie pellicole non sta nella pelle per vederle. Inserita una delle bobine senza etichette nel proiettore, comincia a guardare lo schermo, ma dopo pochi istanti crolla a terra: è diventato cieco. In cerca di aiuto, compone allora un numero a caso e la chiamata viene indirizzata a Lucie, una sua ex che aveva perso di vista ma che accorre in aiuto. Accompagnatolo in ospedale, non resiste al suo istinto professionale di poliziotta e decide di capirne qualcosa di più, mostrando il filmato a un esperto psicanalista. Scoprirà che la pellicola è piena di immagini subliminali e violentissime. Quando l’uomo verrà ritrovato barbaramente ucciso e mutilato, con le stesse modalità di alcuni brutali omicidi che stanno avvenendo nel Nord della Francia e di un caso del Cairo rimasto irrisolto sedici anni prima, l’indagine non potrà più fermarsi.
* Giuramento di sangue * di Patrick Graham (Ed. Nord, trad. di Claudia Lionetti, pp. 434, euro 18,60). Peter Shepard è un giovane, brillante avvocato di San Francisco, ha una bella moglie e due adorabili bambine. La sua vita quasi perfetta è turbata soltanto dai violenti attacchi di panico che di tanto in tanto lo colpiscono. Quando succede, Peter si siede su una panchina del Golden Gate Bridge per ritrovare la propria serenità, ma è proprio in quel posto che un giorno la sua sicurezza viene compromessa per sempre. Sua moglie e le sue figlie sono state uccise. Disperato, senza via di uscita, viene costretto a reagire quando riceve una vecchia fotografia che lo ritrae con i compagni del riformatorio di Redemption. Il messaggio è chiaro, è un invito a onorare il patto che aveva stretto con loro per fuggire da quell’inferno in cui la violenza veniva usata come forza purificatrice. Dovrà tener fede al suo giuramento e pagare il suo prezzo di sangue.
* Un mattino d’ottobre * di Gianni Simoni (Ed. Tea, pp. 296, euro 12,00). Brescia, 27 ottobre, ore 8.00: l’ingegner Rava lascia casa sua in auto. Ore 9.10: Giorgio Anselmi, autotrasportatore, mette in moto il suo furgone. Ore 9.15: la piccola Giulia, quattro anni, figlia di un noto avvocato e di una stimata pneumologa, col suo vestitino giallo, si avvia al parco sotto casa accompagnata da Santina, la baby sitter. Ore 9.47: la mamma di Giulia compone un numero di telefono. Il cellulare dell’ingegner Rava squilla all’improvviso, quanto basta per distrarlo e fargli mancare uno stop. Il furgone di Giorgio Anselmi arriva troppo veloce all’incrocio. Una spaventosa carambola e, alla fine, un fagottino giallo informe resta sul marciapiede. È soltanto l’inizio. Due settimane dopo, l’ingegner Rava viene trovato morto, assassinato. Tre settimane dopo, Santina Vergottini sta passeggiando da sola, quando due colpi la raggiungono al torace. Quasi due mesi dopo, Letizia Strambi, pneumologa, in auto davanti a casa, si becca due pallottole in fronte. Un orrore inarrestabile, destinato a mietere altre vittime, apparentemente innocenti e slegate l’una dall’altra. Una sfida ardua per l’ex giudice Petri e il commissario Miceli e la sua squadra. La soluzione sembra sempre più lontana a mano a mano che ci si avvicina alla fine. Eppure era tutto chiaro, scritto fin dall’inizio.
* Blues in nero * di Antonio Bocchi (Ed. Salani, euro 13,00, pag. 224). Pianura Padana, calura estiva, afa. Festival del blues a portare vita, musica, cibo e frescura nelle sere del fine settimana di una Bassa strangolata dal caldo. Durante un black-out nella calca Bruno Lomax perde di vista l’amico fotografo, Riccardo. Non verrà più trovato, come inghiottito dalla sera stessa, o dalla musica che tutto riempie e ingloba. Ma per un uomo sparito, il nulla ne fa riapparire un altro. Un uomo con cui più di una persona parla e si relaziona. Un uomo che è morto sei mesi prima. Inquieto investigatore privato dalla vita sentimentale tumultuosa ma sfortunata, Lomax si troverà a indagare sul misterioso evento che lega i due casi, tra inspiegabili omicidi, donne bellissime e personaggi bizzarri e tormentati. Una pianura che, attraverso un velo d’afa, sembra assorbire tutto, anche le vite degli altri. Un alone di mistero familiare e ineluttabile. Un’atmosfera che non risucchia la malinconia, ma le persone. Una storia trascinante e minuziosamente orchestrata, una scrittura sincopata e dissonante, al limite dell’essenziale, che del blues ha il ritmo, il cuore e l’anima.
Per gli appassionati del genere “Storie vere”
* Se no che gente saremmo * di Gianfelice Facchetti (Ed. Longanesi, pp.184, euro 14,00). Uno dei più grandi campioni del calcio italiano, esempio di integrità dentro e fuori dal campo, viene raccontato dalla penna del figlio. Da giocatore Giacinto Facchetti fu una colonna della Grande Inter, guidandola ai più grandi successi internazionali, e fu capitano della nazionale italiana, che guidò durante i mondiali in Messico nel 1970, quando l’Italia inflisse alla Germania per 4 a 3. Come dirigente divenne una delle figure più rispettate del panorama calcistico nazionale, indimenticato dai suoi tifosi e rispettato dagli avversari. Con questo libro il figlio Gianfelice cerca di ripercorrere le tappe più importanti della carriera del padre, dagli esordi con la maglia nerazzurra fino alla tragica scomparsa nel settembre di cinque anni fa.