Per gli appassionati del genere “Cultura”
* Cosa rimane della vita * di Sigrid Combüchen (Ed. Ponte alle Grazie, trad. di Sara Culeddu, pp. 508, euro 19,60). Una foto. Tutto ha inizio da una foto descritta all’interno di un romanzo: una signora ormai ottantenne, Hedwig, ritiratasi a vivere in Spagna, riceve in dono il libro e crede di potersi riconoscere in quell’immagine ormai sbiadita, che ritrae un’anonima famiglia svedese, in un’epoca ormai lontana. È il principio di una fitta corrispondenza con l’altra protagonista del romanzo, la scrittrice Sigrid Combüchen che, desiderosa di trovare materiale per il prossimo libro, lascia credere all’anziana donna di abitare nella sua casa d’infanzia, proprio quella della foto. Un inganno ben riuscito, che si protrarrà per un decennio e che, in una raffinata operazione metaletteraria, apre una finestra sulla vita anticonformista della giovane Hedwig, vista attraverso gli occhi della protagonista ormai al tramonto dell’esistenza. In “Cosa rimane della vita” Sigrid Combüchen lancia una vera e propria sfida al lettore: sin dalla prima pagina lo tiene in bilico sul sottile filo che separa la realtà dalla finzione e lo disorienta lasciandolo spiare – talvolta senza riuscire a comprendere fino in fondo – l’intimo ed esclusivo dialogo tra le due protagoniste; ma al tempo stesso, gli apre le porte della propria officina artistica, mostrandogli in presa diretta la potenza manipolatrice della letteratura nei confronti della realtà.
Per tutti
* Tutto quello che avremmo potuto essere io e te se non fossimo stati io e te * di Albert Espinosa (Ed. Salani, trad. di Patrizia Spinato, pp. 200, euro 14,50). Marcos ha un dono. Il dono di sentire, vedere, leggere le emozioni, i ricordi e i segreti delle persone semplicemente guardandole negli occhi. Marcos ha appena perso sua madre, una famosa coreografa che gli ha insegnato tutto della vita, e ha deciso che senza di lei il mondo non sarà più lo stesso. Per questo ha intenzione di prendere un farmaco che gli permetterà di stare sveglio per sempre. Tutto è pronto per l’iniezione che non lo farà mai più dormire, quando arriva una telefonata. La polizia ha catturato uno “straniero”, un extraterrestre, e soltanto Marcos può interrogarlo, leggendo nella sua mente. Ma lo straniero – uno strano alieno, in tutto e per tutto uguale a un umano – è in grado di bloccargli l’accesso ai propri pensieri e di leggere nei suoi. Sarà lui a parlare a Marcos di sua madre. E della vita prima della morte, prima di questa vita; e di cosa sono fatti sogni e i ricordi. Onirico e surreale, spiazzante, immaginifico e commovente, un romanzo che parla di vita, di sesso, di morte, d’amore, di arte, di venditori di sogni e, soprattutto, di libertà.
Per gli appassionati del genere “Avventura”
* Corsair * di Clive Cussler e Jack Du Brul (Ed. Longanesi, trad. di Seba Pazzani, pp. 480, euro 18,60). Un terrorista islamico dai modi brutali e pirateschi si nasconde dietro il nome di Suleiman Al-Jama, un corsaro vissuto nel secolo scorso i cui scritti scomparsi inneggiavano alla pace tra i popoli e tra le religioni. Se venissero ritrovati, potrebbero risolvere una volte per tutte la guerra sotterranea che da anni viene portata avanti dalle cellule terroristiche di tutto il mondo. Al-Jama tuttavia non può permetterlo, altrimenti verrebbe meno la causa per cui ha lottato, ucciso e torturato negli ultimi anni. Quando il segretario di stato statunitense, in volo verso la Libia per un incontro diplomatico, sparisce nel nulla, al governo non rimane altra scelta che rivolgersi all’unico uomo in grado di risolvere la delicatissima situazione. Con l’equipaggio della sua nave, la Oregon, Juan Cabrillo si lancerà in una missione che prevede non soltanto il tempestivo recupero dell’ostaggio, ma la preservazione dell’ordine politico mondiale.
Per gli appassionati del genere “Thriller, Horror, Noir”
* Chi non muore * di Gianluca Morozzi (Ed. Guanda, pp. 288, euro 17,50). Quando muori, dicono, tutta la vita ti scorre davanti agli occhi. E la vita ora sta scorrendo davanti agli occhi di Angie, colpita a morte dall’assassino che stava cercando. Riversa su un pavimento, Angie ripercorre la catena di eventi che l’ha portata fin lì, lei, studentessa abruzzese di ventidue anni, aspirante cantante con il sorriso alla Angelina Jolie, fuorisede a Bologna, quattro mostri umani come coinquiline e turbolente vicende sentimentali. Tutto per Angie cambia quando si ritrova per caso a indagare sull’omicidio di tre dei quattro componenti di una band bolognese, perpetrato una notte, otto anni prima, senza il minimo movente. E quando, soprattutto, si innamora di Mizar, l’unico superstite della band. Mentre cerca di risolvere l’intricato caso con il suo migliore amico, Lucio, e di conquistare il bel Mizar, Angie scivola lentamente in una spirale sempre più oscura, di cui sono parte la gelida Valentina, uno scioglilingua greco, una vecchia discarica in campagna e misteri che si aprono su altri misteri.
* Il teorema dell’apocalisse * di Mark Alpert (Ed. Nord, trad. di Roberta Zuppet, pp. 402, euro 18,60). In poche ore, tutto sembra crollare intorno a David Swift, professore di Storia della scienza alla Columbia University. Tutti gli organi di informazione parlano di un’unica notizia: alla fine l’Iran ha davvero costruito e testato una bomba atomica. Come gli comunica un vecchio amico, durante l’esplosione si è creata, seppur per una brevissima frazione di secondo, un’anomalia dello spazio-tempo paragonabile a quella originata dal Big Bang. Il dramma nucleare tuttavia non è l’unico problema che quel giorno coglie David all’improvviso. Suo figlio adottivo Michael è stato rapito da una setta di fondamentalisti cristiani intenzionati ad appropriarsi della formula che il ragazzo, autistico e geniale, custodisce nella sua mente. Con quella “teoria unificata dei campi”, la formula in grado di spiegare tutte le leggi dell’universo, sarebbero in grado di “aprire le porte del Regno dei Cieli”. Affiancato da un agente dell’FBI, David si getterà alla ricerca del figlio in una lotta contro il tempo che rischia di mettere in pericolo il destino dell’intero pianeta.
Per gli appassionati del genere “Sentimenti”
* Attraverso i tuoi occhi * di Elizabeth Noble (Ed. Corbaccio, trad. di Serena Daniele, pp. 300, euro 16,60). A chi non è mai capitato di ripensare alla prima esperienza sentimentale, provando rimpianto o più semplicemente tenerezza al ricordo di quei momenti magici e irripetibili? Ma se il primo amore ritornasse, se improvvisamente nella vostra vita, magari non pienamente soddisfatta o soltanto un po’ noiosa, facesse la ricomparsa il fidanzato di quando eravate ragazzine, questa volta più maturo, amante esperto e ancora più affascinante di un tempo, riuscireste a resistere? Potrebbe essere una seconda possibilità offerta dal destino, solo che a quel punto bisognerebbe voltare definitivamente pagina e abbandonare ciò che si ha in quel momento. Questa è la storia di Susannah, una donna adulta, ma ancora giovane per archiviare il sogno di una vita sentimentale piena, che ha alle spalle un divorzio e che ha una relazione stabile con un uomo separato che ha già figli. La sua esistenza non è piatta, né monotona, eppure lei non è felice. Sente che si sta perdendo una parte importante della vita. Quando rincontra Rob, davanti a Susannah si aprono orizzonti nuovi: finalmente prova la passione che credeva di avere dimenticato. È innamorata, e per questo mette da parte la razionalità buttandosi a capofitto nell’avventura offerta da un ritorno al passato.
Per gli appassionati dei generi “Ragazzi” e “Fantascienza e Fantasy”
* Sono nel tuo sogno * di Isabel Abedi (Ed. Corbaccio, trad. di Alessandra Petrelli, pp. 448, euro 17,60). Non si allontana mai da Rebecca, Lucian, il ragazzo del mistero, senza passato e senza ricordi. Rebecca è il suo unico punto fermo. La sogna tutte le notti, in un sogno che fa paura e sente l’istinto fortissimo di aiutarla, di proteggerla. E anche Rebecca prova per lui un’attrazione che non riesce a spiegarsi. Ma prima che riescano a svelare il mistero che li avvolge, Lucian e Rebecca vengono bruscamente separati. Con conseguenze terribili per entrambi. Perché ciò che li unisce è molto più dell’amore.
Fonte : infinitestorie.it