“Questo tè sa di mandorle”.
Rynn sentì lo spigolo ruvido del dente scheggiato mentre masticava uno dei biscotti.
“Credo che siano queste pastine alle mandorle”.
Hallet svuotò la tazza e la posò sul tavolino.
“Dovresti vedere come il fuoco ti illumina i capelli. Sono tutti fulvi e dorati”.
Al di sopra della tazza di tè, ella vide l’uomo protendersi verso di lei.
“Che bei capelli…”
La mano di Hallet si sporse, nella luce del fuoco, verso la ragazzetta e le accarezzò i capelli. Rynn rimase del tutto immobile.
La recensione di Quella strana ragazza che abita in fondo al viale di Laird Koenig
Rynn, tredicenne inglese, si è trasferita col padre in America, a Long Island. Vive in una villetta con giardino alla fine della strada. Ragazza solitaria e precoce, non frequenta la scuola, non ha contatti con ragazzi della sua età. La madre ha lasciato la famiglia, almeno così si racconta in giro, e nessuno vede il padre da mesi. Ma si sa, questi poeti sono strani e gelosi del proprio privato fino all’eccesso, fino a non rispondere mai al telefono o a mandare sempre la figlia a fare la spesa. Tutti si chiedono che tipo di vita conducano in quella casa dove si sente suonare musica classica a tutto volume, dove si risolvono cruciverba in ebraico e dove nessuno viene invitato mai a prendere una tazza di tè.
Un giorno Rynn conosce Mario, studente di liceo. E si innamora. E Mario è completamente inghiottito dalla passione per Rynn, talmente preso da essere pronto a fare qualsiasi cosa per lei. Pronto a mentire, a proteggerla dalla moralità invadente della piccola provincia, pronto a conoscere ed accettare i segreti di quella strana famiglia.
La mia opinione su Quella strana ragazza che abita in fondo al viale di Laird Koenig
Io adoro questo libro. Conoscere Mario e innamorarsene è un tutt’uno, col suo mantello e i suoi giochi di prestigio e la sua numerosa e rumorosa famiglia. Il bello di questa storia poi è che è raccontata dalla prospettiva di Rynn, non ci sono altri punti di vista. E il lettore prova simpatia per questa ragazza caparbia che lotta per la sua indipendenza e per la vita che lei e il padre hanno scelto di vivere.
Ma attenzione: non illudetevi, non crediate che la povera piccola adolescente sia la vittima in questo libro. Tutt’altro. In questo intrigo tra gli alberi autunnali e la terra smossa dalla pioggia nessuno è ciò che sembra e solo alla fine si avrà la certezza su chi sia davvero la vittima e chi il carnefice.
Un libro magnetico, intrigante, che con un linguaggio semplice racconta una storia di morte e di sopravvivenza.
Buona lettura.
Quella strana ragazza che abita in fondo al viale
Laird Koenig
Rizzoli, 1977, p. 221